“I pastori andarono, senza indugio, …trovarono Maria, Giuseppe e il Bambino…riferirono; quelli che udirono si stupirono…Maria custodiva tutte queste cose … i pastori tornarono glorificando e lodando Dio” (Lc 2, 16 ss).
- ANDARE.
Muoversi, uscire, non fermarsi al già vissuto ma seguire le orme inedite dello Spirito che vuole realizzare qualcosa di grande. Non sono i sedentari a vincere la guerra con l’odio, il sopruso e la divisione. È un andare verso Gesù facendosi uno con la sua carne che sono tutti ma, in particolare, i soli, i sofferenti, gli abbandonati come i poveri e gli scartati.
- TROVARE.
Che cosa? Gesù era lì e non altrove; un Gesù che lascia l’Eucaristia come strumento perché la nostra mente e il nostro cuore possano cambiare e percorrere la via dell’Amore, segnato non da nostre idee ma dalle necessità e bisogni degli altri.
- RIFERIRE.
Donare cioè non solo l’esperienza ma la certezza della strada vera che dalla Parola e dall’Eucaristia conduce agli altri. Da se stessi all’altro. È un riferire contagioso, come quello di Madre Teresa che ad un’amica, fin troppo preoccupata per lei voleva riportarla via con sé, diceva: “va bene ma questi – e mostrava i suoi tesori: poveri, derelitti, resti di umanità – dove li mettiamo?” e consigliò a quell’amica di togliersi le vesti e mettersi con lei ad aiutarla.
- STUPIRE.
Finalmente la variante dello stupore! La mancanza di stupore rende il mondo almeno grigio. È il tornare a stupirsi per le cose che Dio continua a fare e realizzare. Essere attenti ai segni del tempo e ai segnali che si intravvedono strada facendo.
- CUSTODIRE.
Operare un collegamento tra le cose che accadono e farne l’armonia dell’anima. Non fermarsi ai singoli eventi gioiosi o dolorosi che siano, ma cucirli per vedere l’ordito della volontà di Dio.
- TORNARE.
Tornarono cambiati da un incontro vero con Gesù, con l’inno di gloria e lode sulla bocca per ciò che si è udito e visto con gli occhi dell’esperienza.
È un programma ardito ma possibile che potremo riprendere per una crescita comune.
UN ANNO IN COMPAGNIA DI…
Dio Padre, far conto su di lui che è in grado di rendere il nostro limite illimitato…perché c’è Lui che vive accanto a noi, in mezzo a noi e in noi. Nessuno di noi può vivere fuori di Lui ma può frenare il suo disegno…perché Egli si serve di noi, suoi figli. Tutto dipende dall’apertura e dall’adesione a Lui: farlo cioè essere Padre!
Maria che vive accanto a Dio e a noi come Madre sua e nostra. Tutto di noi passa a Dio per Maria: lei parla con Dio di ciò che noi le diciamo e chiediamo!
Spirito Santo che guida i nostri passi. Basta ascoltare la sua voce che parla dentro, nella Parola, nell’altro…in ogni cosa!
Lascia una risposta