Quando un ammalato è in pericolo si aggrappa alla vita; una sposa si sente realizzata se dà la vita ad un figlio; l’alpinista scalatore, il pilota di ‘formula uno’, l’acrobata del circo mettono a repentaglio la loro vita…; il fumatore, il drogato, l’alcoolista sciupano la loro vita.

Ma la vita non è una sequenza di secondi, quasi una cosa tecnica che ci permette di respirare, di produrre, di provare emozioni, di pensare, di capire…

La vita ha un cuore; c’è qualcosa di più oltre il muscolo che fa circolare il sangue.

Io esisto!: perché esisto? Perché prima non c’ero e adesso ci sono? Non può essere indifferente che io ci sia o no. Che senso ha la mia vita? Non sono io a dare valore alla mia vita, non posso comprendere la mia vita in riferimento a me stesso.

“Dare un senso alla vita può condurre alla follia, ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio, è una barca che anela al mare eppure lo teme” (Edger Lee Master).

La mia vita ha senso fuori di me: sono pensato e voluto da un Altro.

Questo è il cuore della vita!

“Credo che la vita non è un’avventura da vivere secondo le mode correnti, ma un impegno a realizzare il progetto che Dio ha su ognuno di noi, un progetto di amore che trasforma la nostra esistenza” (Thomas Merton).

Allora la mia vita è in Dio: Dio dà senso alla mia vita.

“Sono pronto a tutto, accetto tutto purché la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature; non desidero niente altro, Dio mio” (Charles de Foucauld).

G. Battista C.