Avvento vuol dire “venuta”, “arrivo” di una persona, e più precisamente, la “venuta di Gesù”. Ma Gesù non è già venuto duemila anni fa? Certamente! Era l’inizio della sua esistenza terrena. E Gesù verrà pure alla fine di questo mondo, anche se di questo avvento non consociamo la data, ma è certo che verrà.
Purtroppo spesso dimentichiamo la “sua venuta di mezzo”, quella tra le due, in ogni momento, in ogni vita umana durante il suo svolgersi; quella tra noi nel Suo Nome. Ha detto “sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine”. E in Mt 18,20 specifica: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, sono Io in mezzo a loro”.
In mezzo a loro! Esattamente come duemila anni fa in mezzo a Maria e Giuseppe. Solo che la sua presenza, pur reale è spirituale, Gesù non ama rimanere solamente nei tabernacoli. Il suo desiderio è stare fra gli uomini e condividere con loro i pensieri, i progetti, le preoccupazioni, le gioie … e portare continuamente il calore, la speranza, la luce, la concordia che porta ogni Natale. Mi chiedo: attendo, desideroso questa presenza di Gesù nella mia vita, nella mia giornata, nella mia comunità?
Avvento attuale. Fin dal mattino diciamogli “buon giorno, Signore” e mettiamoci in cammino con Lui, riprendendo il discorso quando l’abbiamo interrotto e salutandolo a sera con il cuore gonfio di gioia, o almeno di serenità e speranza, diciamogli “buona notte, Signore”.