08-15.01.2017 – Battesimo del Signore e 2^ del tempo Ordinario: Metodo Nazareth

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

Il Natale è operazione di Dio, del suo Spirito.

Egli invia un messaggio e si realizza una nascita misteriosa nel cuore di Maria e Giuseppe. Ci credono. Credono all’inverosimile. Non si guardano attorno, non si lasciano influenzare dalla mentalità corrente: una donna incinta come Maria era da lapidare e un uomo come Giuseppe, invece, appare almeno un ingenuo prendendola con sé.

Dio li conduce per strade inesplorate e loro si lasciano condurre. Fanno, è vero, delle scelte personali ma preferiscono seguire la scelta che Dio ha fatto di loro; si rendono del tutto disponibili. Si trovano ambedue d’accordo.

Questo loro rapporto già contiene quel Gesù che poi vedranno anche fisicamente. Si sono trovati uniti nell’accogliere il mistero e il mistero si è loro svelato, Lui, Gesù. “Perché dove sono due o tre riuniti (uniti) nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,20).

È il Natale quotidiano, di famiglia, dove Gesù può vivere, prendere dimora e da lì operare direttamente e attraverso le persone.

Egli infatti è venuto per me e per te, perché accada il noi. Il noi dove io e te ci ritroviamo fratello e sorella. È per questo venuto a rivoluzionare il modo di pensare. “Ma non sapete – diceva d. Primo Mazzolari – che di là (di cui Gesù ha esperienza!) il mio e il tuo non esistono? Incominciate a prendere la preghiera che Gesù ci ha insegnato: Padre nostro…pane nostro. Ecco, il mio e il tuo non ci sono più. Ecco, o miei fratelli, la perfetta uguaglianza nel possesso del Signore! E allora, quando si possiede il Signore, si possiede tutto” (Discorsi, 397-398).

 

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