02.03.2025 – 8^ del TO: Usare lo specchio e guardare i frutti
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Per qualcuno lo specchio costituisce un terribile pericolo perché induce alla vanità. E allora rinunciano a usarlo per non cadere in tentazione. È vero: consideriamo il nostro aspetto decisivo per fare una buona impressione sugli altri, ma poi dedichiamo poco tempo alla nostra anima, ad arricchirla continuamente attraverso la riflessione, la meditazione, l’ascolto, la preghiera, il servizio reso agli altri.
E tuttavia non possiamo nasconderci che talora ricorrere allo specchio rappresenta un esercizio benefico, soprattutto se a farci da specchio è… il Vangelo!
Carlos Mesters, un biblista brasiliano che ha spezzato il buon pane della parola di Dio in tante comunità di base, con persone semplici e umili, consiglia di non trattarla come un quadro, da osservare, valutare, considerare…
Per lui essa è essenzialmente uno specchio: parla di noi, ci rinvia la nostra immagine autentica, ci induce a porre mano al pettine o a qualche strumento più spirituale per raddrizzare la nostra capigliatura, ma soprattutto il nostro cuore.
Ecco, il vangelo di oggi ci chiede di “specchiarci” nei consigli forniti da Gesù, accettando di farci alcune domande.
Al di là delle tue buone intenzioni, hai il coraggio di passare attraverso un “esame di coscienza” oppure ti accontenti di una generica sensazione, piuttosto effimera, di benessere o di malessere?
Sai dare un nome ai tuoi mali endemici, oppure ti fermi ai sintomi? Vuoi aiutare qualcuno a trovare la strada giusta, ma tu quella strada la stai realmente percorrendo? Pensi di avere una luce da trasmettere, ma ti sei lasciato rischiarare da Cristo in profondità?
La vista, soprattutto quando si tratta di realtà importanti in cui non ci si può accontentare dell’apparenza, è un organo importante: Ma non basta vederci bene, bisogna sapere anche dove guardare.
Per esempio, quando devi valutare qualcuno ti fermi al fogliame, ai fiori, al modo in cui si presenta, o sei disposto a cercare i frutti, ad assaggiarli?
Ci sono persone, movimenti, gruppi ecclesiali, da sottopor-re prima o poi a una valuta-zione. Ti accontenti dei loro slogan, delle loro parole d’ordine, dei titoli che esibiscono o accetti di cercare i frutti seguendo il prontuario del Vangelo?
(Roberto Laurita
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