03.09.2023 – 22^ del Tempo Ordinario: Per pregare meglio
, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,La preghiera è l’incontro con Dio, la contemplazione dell’invisibile, il fondamento delle cose sperate.
Asceta, stringi con tutta la tua forza questa regina delle virtù.
Prega con timore e tremore, con un cuore sobrio e vigilante, perché il Signore riceva la tua preghiera.
(Teodoro di Edessa)
Dio è l’amico, l’alleato, lo sposo.
Nella preghiera si può stabilire un rapporto di confidenza con lui, tant’è vero che nel “Padre nostro” Gesù ci ha insegnato a rivolgergli una serie di domande. A Dio possiamo chiedere tutto, spiegare tutto, raccontare tutto.
(Papa Francesco)
La parola “ringraziare” assume un pesp doverso da ciò che normalmente pensiamo. Ringraziare significa restituire gratuitamente ciò che gratuitamente abbiamo ricevuto; il ringraziamento ci fa entrare nell’esperienza della gratuità, quella che il Padre vive con il Figlio.
(Mons. Massimo Camisasca)
Come il Padre nostro, anche l’Ave Maria ha una prima parte di invocazione e una seconda di supplica. Anche in questa preghiera invochiamo il nome di Gesù, frutto benedetto del seno della Vergine Madre, e ci confessiamo peccatori.
(Jesùs Castellano Cervera)
Adorando si impara a rifiutare quello che non va adorato: il dio denaro, il dio consumo, il dio piacere, il dio successo, il nostro io eretto a dio. Adorare è farsi piccoli al cospetto dell’Altissimo, per scoprore che la grandezza della vita non consiste nell’avere, ma nell’amare.
(Papa Francesco)
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