03.10.2021 – 27 T.O.: Lasciate che i bambini vengano a me (Mc 10,14)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Il vangelo di questa domenica annuncia il mistero dell’amore: vivere in esso comporta impegno e fedeltà, richiede sguardo reciproco fiducioso e trasparente, come quello dei bambini.
Gesù è in viaggio verso Gerusalemme, il luogo in cui porterà a compimento la sua vita di donazione e di amore. Questo viaggio è un invito anche per noi, discepoli, a seguire il Maestro nella sua via. In questo cammino di Gesù si incontrano oggi il tema della famiglia (Mc 10,2-12) e il tema del rapporto con i bambini (Mc 10,13-16).
Fermiamo la nostra attenzione sul secondo, che inizia con Gesù che tocca i bambini e termina con Lui che abbraccia, benedice e impone le mani su di loro. Gesù dei bambini afferma: “Di chi è come loro è il regno di Dio”. Il bambino tranquillamente è povero e riceve tutto. Niente di sé, è ciò che gli altri fanno di lui. E vive tutto questo con naturalezza. Accorrendo con fiducia da chi lo accoglie, dà libera espressione al suo essere figlio. Ciò vale per ogni uomo, che è fondamentalmente relazione e appartenenza filiale: è “di” qualcuno, in quanto figlio.
Gesù è il primo che ha vissuto in pienezza la condizione filiale: il suo essere tutto del Padre, da lui e per lui; è la sua ricchezza infinita. Così è il discepolo, così siamo noi: nulla possediamo e tutto riceviamo. Siamo figli: ciò che siamo è dono e come tale lo accettiamo con gioia. Anche il regno di Dio non è un prodotto da costruire, ma un dono da accogliere, che già c’è.
Andare da Gesù, il Figlio, è la nostra salvezza. Solo il “piccolo” ne è irresistibilmente attratto. Lo sappiamo: il regno è Gesù, il Figlio povero, umiliato e umile, che può essere accolto così com’è solo da chi gli è vicino ed è come Lui. Proviamo: diventiamo come un bambino: essere toccati da Lui, portati da Lui, essere abbracciati e benedetti per entrare nel regno.