04.04.2021 – Domenica di Pasqua: E vide e credette (Gv 20,1-9)
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,La via del sepolcro.
“Maria di Magdala vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro” (Gv 20,19).
Ella vede l’evento dall’esterno; la sua immaginazione entra in moto: questo è un furto di cadavere! È una falsa notizia che si divulgherà presto. È ancora nel buio, quello del calvario. L’impronta del Crocifisso è troppo marcata per essere subito assorbita e superata.
“L’altro discepolo vide ma non entrò” (ib 20,5).
È l’inizio ancor timido dell’analisi del fatto dove risaltano le prove per l’indagine. È un semplice chinarsi dettato, per il momento, da una comprensibile curiosità. Siamo ancora all’esterno dell’evento.
“Pietro entrò e osservò” (Ib 20,6).
Egli vede nei particolari che possono servire per capire un fatto mai successo nell’arco della storia. C’è da riflettere prima di pronunciarsi.
“Entrò anche l’altro discepolo” (ib 20,8).
È un ingresso dentro l’evento che porta oltre e fuori dal sepolcro e conduce sulla strada giusta.
La via della Parola
“Egli vide e credette” (ib 20,8).
Egli vede tutto ciò che gli altri due hanno visto ma percepisce il motivo reale dell’accaduto. Non sono questi segni a convincerlo, ma il collegamento del fatto alla Parola che lo illumina: è successo come aveva detto Lui già prima che accadesse! Il discepolo ha fatto ingresso nella Parola e ne è uscito credente.
Così ogni Parola vissuta, diviene la prova della sua verità. Tanti fatti possono accadere e dare forti emozioni e scuotere il nostro intorpidimento, ma è solo la Parola accolta e vissuta che genera la fede!
Gesù è dunque Risorto – e ne possiamo essere sicuri – perché è apparso, come afferma Pietro “a testimoni prescelti, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con Lui dopo la sua risurrezione dai morti” (At 10,41) e questi hanno trasmesso ciò che hanno vissuto come aggiunge Giovanni: “Quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita… noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi” (1Gv 1,3).
C’è sempre qualcuno che vede, crede e annuncia.
È la strada che abbandona il sepolcro e conduce al Gesù vero che ha segnato i libri di storia con la sua vita terrena e ora delinea il progetto di Dio con la sua vita da Risorto.
Proviamo, in questo tempo di pandemia, a riprendere insieme la via della Parola, e così potremo leggere meglio e cogliere ciò che Dio vuole dirci.
Ci fa bene comunque risentire, per noi, ciò che è diventato come un’impronta per la nostra vita di parrocchia: “Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo, progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza” (Ger 29,11).