04.06.2017 – Pentecoste: IL VENTO E IL FUOCO DELLO SPIRITO
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,“2 Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. 3Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, 4 e tutti furono colmati di Spirito Santo” (19).
Lo Spirito Santo ci viene donato per renderci capaci di entrare in una vita nuova.
Egli risana perché è fuoco d’Amore, un fuoco che purifica e riscalda e richiama il sole; salva perché è impetuoso come il vento che spazza via le nubi nere.
Egli trasforma ciò che è bloccato. E come erano bloccati, fermi e paurosi i discepoli che rivedono Gesù! Gente che scappa, rinnega, dubita, si rinchiude per salvare se stessa.
“19 La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: “Pace a voi!” (Gv 20, 19).
Questa gente è completamente risanata dalla pace di Gesù che introduce lo Spirito Santo perché questa pace torni in ogni cuore spezzato e in ogni mente oscurata, deviata e ingannata.
È un momento solenne in cui nasce la possibilità di vincere il male.
“Gesù soffiò e disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati” (Gv 20,22-23).
L’uomo non può da solo, ha bisogno dello Spirito Santo che lo riabiliti di continuo facendogli sentire che c’è un futuro, sempre un futuro per lui. E verso quel futuro si può dirigere non da solo ma insieme agli altri vivendo quel dono ricevuto mettendolo a disposizione del bene di tutti.
Lo Spirito Santo viene in aiuto e “27Colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio” (Rm 8,27). Lo Spirito prega per l’uomo facendo richieste secondo il disegno di Dio che si realizzeranno nella comunione e unità di tutti.
Il mondo ha bisogno delle nostre lingue, delle nostre menti e dei nostri cuori, fatti unità, per poter credere che c’è un’acqua viva che sgorga come un fiume e lo risana.
“Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva”. 39Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui” (Gv 7,38-39)
In conclusione:
1. Più lingue sono come una lingua sola.
È questa l’opera dello Spirito Santo che sa mettere insieme anche gli opposti. Ciò è reso possibile dall’amore che tramuta in dono anche ciò che sembra in dissonanza.
2. Ciò che ho e sono, è per il bene di tutti.
Non posso inorgoglirmi ed essere autoreferenziale.
3. Credere fermamente nel perdono dei peccati.
Solo Dio con la sua grazia può intervenire e salvarmi.
Egli crede nel mio futuro.
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