04.06.2023 – Domenica di Pentecoste: Chiunque crede in Lui non vada perduto (Gv 3,16)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Il Vangelo di oggi presenta un Dio, la Trinità, che avvolge, salva, accompagna e vivifica l’esistenza degli uomini e del creato. Egli vuole in ogni momento amarci fino alla fine, ma senza schiacciare la nostra libertà. È l’amore eterno del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Gesù certamente è il regalo più bello che abbiamo ricevuto e assieme a lui, il dono dello Spirito. Dio non è geloso e non trattiene nulla per sé. Per questo ci ha offerto e ci offre sempre tutto quello che ha: non solo ha amato, ma ha “tanto” amato il mondo. È il mistero di un Dio che ama senza limiti, senza pretendere di essere amato. Di fronte a questo amore infinito noi abbiamo la possibilità di lasciarci amare.
Dio ci considera, ci valorizza, ci tiene stretti a sé perché vuole dare tutto se stesso, non vuole perderci. È questo amore che può smuovere l’aridità dell’uomo e scaldare il suo cuore egoista. Accogliere questo amore si chiama credere. Credere che solo Lui può salvarci dal peccato, dalla morte, dal male. Questo amore ci strappa dalle nostre solitudini, dai sentieri autonomi che ci creiamo per distruggerci; è l’ancora di salvezza per le nostre traversate sotto la tempesta.
Chi crede nel suo Figlio ha la vita eterna; ma credere non significa ripetere concetti o sapere definizioni.
Credere significa en-trare in una esperienza di amore, fare posto a quell’amore che ci chiede di lasciarci amare da Dio. E solo chi si lascia ama-re imparerà ad amare a sua volta. Allora la nostra vita diventa aprirsi, spendersi, avere cura dell’altro. Sarà uno stile di vita nuovo!
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