04.08.2024 – 18^ Domenica del Tempo Ordinario: Non pregare come al solito!
, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,Non occorre ridurre la tua preghiera alla sola domanda a parole. Dio infatti non ha bisogno che gli teniamo dei discorsi; sa bene, anche se non chiediamo nulla, ciò che ci è utile.
Come sarebbe a dire? La preghiera non consiste in formule; congloba tutta la vita. «Sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra
cosa, dice l’apostolo Paolo, fate tutto per la gloria di Dio» (1 Cor 10,31).
Sei forse a tavola? Prega: prendendo il tuo pane, ringrazia colui che te l’ha dato; bevendo il tuo vino, ricordati di colui che ti ha fatto questo dono
per rallegrare il tuo cuore e alleviare le tue miserie.
Terminato il pranzo, non dimenticare tuttavia il tuo benefattore.
Quando ti metti la tunica, ringrazia colui che te l’ha data; quando ti metti il mantello testimonia il tuo affetto a Dio che ci fornisce i vestiti adatti per l’inverno e per l’estate, per proteggere la nostra vita.
Al tramonto del giorno, ringrazia colui che ti ha dato il sole per i lavori della giornata e il fuoco per rischiarare la notte e per provvedere ai nostri bisogni.
La notte, ti fornisce dei motivi di azione di grazia; guardando il cielo e
contemplando la bellezza delle stelle, prega il Maestro dell’universo che ha fatto ogni cosa con sapienza.
Quando vedi tutta la natura addormentata, adora ancora colui che ci solleva con il sonno da ogni nostra fatica e ci rende con un po’ di riposo il vigore delle nostre forze.
Allora pregherai senza stancarti, se la tua preghiera non si contenterà di formule e se, al contrario, ti terrai unito a Dio lungo tutta la tua esistenza,
in modo da fare dalla tua vita una preghiera incessante.
San Basilio, monaco e vescovo di Cesarea in Cappadocia, dottore della Chiesa
Omelie, 5
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