05.12.2021 – 2^ di Avvento: In attesa continua della Buona Notizia –  Lc 3,1-6

05.12.2021 – 2^ di Avvento: In attesa continua della Buona Notizia – Lc 3,1-6

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1.   Descrizione del tempo storico.

Luca intende riferirsi a fatti concreti. L’intervento di Dio nella storia dell’umanità è avvenuto in un momento ed in un luogo ben definiti. E con personaggi con nomi precisi: governatori della Palestina e dei territori vicini e quelli dei sommi sacerdoti Anna e Caifa. In tutto 7 personaggi  dal significato simbolico: quello della totalità.

2.   L’evento che accade

“la Parola di Dio scese su Giovanni. Anche nella palude nasce un fiore. Questi uomini, con il loro groviglio di meschinità, fanno da cornice ai passi di Cristo e all’annuncio del Vangelo: questa è la vera stalla, la stalla più vera di quella di Betlemme. “Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio” (Lc 3,6): in realtà non si tratta di “uomo” ma di “carne” che, in senso biblico, non sono i muscoli, ma tutto l’uomo considerato nel suo aspetto di essere debole, fragile, esposto a tanti fallimenti.

3.     Preparate la via del Signore raddrizzate i suoi sentieri (Lc 3,1-6)

La via del Signore e i suoi sentieri già ci sono ma la via va preparata cioè non si può attendere la sua venuta per altre strade e i sentieri raddrizzati cioè agevolmente percorribili.

E la via non è forse la Parola di Dio, come Buona Notizia? E non è questa che ognuno aspetta ma che arriva per sentieri, cioè dalle più piccole e semplici cose?

Va dunque preparato il cuore a riceverla; e non è allora ammissibile continuare a nutrirsi di notizie solo negative; è l’ora di cogliere, in ogni momento, ciò che costruisce e fa del bene.

Gesù, la vera Buona Notizia, non arriva però dalla porta principale ma da quella di servizio; va atteso allora da dietro, indossa i vestiti di ogni giorno, quelli che non coprono le miserie e necessità nascondendole ad occhi vigili e indiscreti.

È bene provare a lasciarsi sorprendere da Lui, dalle sue vesti dimesse. È Lui che, come mendicante della mia attenzione, devo attendere e fargli festa.

4.   … facendo esperienza di deserto.

Nel silenzio: dove emergono le inquietudini interiori, gli interrogativi veri.

Dove basta l’essenziale: solo il necessario per la vita, né superfluo, né spreco né accumulo. Fare meno progetti per il futuro.

E si cammina insieme: isolarsi, è morire. Essere solidali e condividere i propri beni coi fratelli.

5.   … per un futuro pieno di speranza.

Fidandosi di Dio che fa una promessa: i verbi sono al futuro (ogni burrone sarà riempito, ogni monte e colle sarà abbassato, e saranno le cose storte diritte…). Non si tratta allora di ordini ma il mondo basato su principi nuovi sorgerà, anche se agli uomini può sembrare un miraggio, e sarà opera sua.

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