“La gloria del Signore brilla su di te” (Is 60,1).
“Al vedere la stella provarono una grande gioia” (Mt 2,10).
Dio vuole certamente andare da tutti ma la luce e la gloria sua si devono rendere evidenti da qualche parte. Ecco allora ciò che deve accadere anche per la presenza e l’opera dei cristiani nel mondo. Anche di essi Gesù, che si proclama luce, dice:
“14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5,14-16).
È questa luce che nessuno può e deve nascondere per non rimanere e far rimanere al buio. Una tale luce è proprio quella stella che acquista tutti i significati importanti. Essa è simbolo di Gesù che è venuto a dar luce a tutti ed è anche il segno del cristiano che sa indicare la via giusta: dov’è la vera luce che anche lui ha trovato e ricevuto.
Che si possa sempre dire:
“In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. A quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,4.9.12).
È il messaggio della luce che passa anche a noi perché si faccia luce sull’uomo che è figlio di Dio. È la scoperta decisiva e definitiva per ogni persona. I cristiani lo sanno e di questo sono responsabili. Forse meno di altre cose.
Del resto la verità su Dio è questo amore materno-paterno da qui vengono le conseguenze. Anche le norme sono soggette a questa verità assoluta in quanto risposta d’amore all’amore di un Padre.
1. Scoprire Gesù luce.
Stare con Lui che si manifesta luce che illumina la mente e allarga il cuore.
2. Dare luce.
Essere dunque luminosi, non perché si fanno operazioni di marketing con il sorriso stampato in faccia, ma perché la nostra vita si manifesta per quello che è. Nel film “Nerone”, l’imperatore girava e vedeva i volti dei cristiani morti per via di belve, e dice: sorridono ancora!
3. Alimentare la luce.
Condividendola con altri. Stando con Gesù presente tra i suoi. La luce si mantiene, cresce e si può diffondere.
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