06.11.2016 – 32^ Tempo Ordinario: La Misericordia di Dio ci sorprende: quando Dio ci offre l’opportunità di riprenderci da qualche malattia

06.11.2016 – 32^ Tempo Ordinario: La Misericordia di Dio ci sorprende: quando Dio ci offre l’opportunità di riprenderci da qualche malattia

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

Può essere che in questo momento abbiamo una grave malattia, o può essere che ne soffrano familiari o amici. È un tema molto difficile e doloroso, di fronte al quale è importante ricordare che Dio, nella sua insondabile misericordia, ci offre due opportunità.

La prima è quella di essere testimoni di fede e coraggio affrontando la nostra malattia come mezzo di purificazione e non rendendola un peso ma un esempio di vita. Molti santi offrivano i propri dolori a Dio e cercavano di fare della loro vita un’autentica testimonianza di donazione e amore.

L’altra opportunità è la guarigione. La guarigione per la quale tutti preghiamo, quando miracolosamente Dio posa la sua misericordia su di noi e ci sussurra all’orecchio “Alzati e va’” (cfr. Giovanni 11, 1-43). La malattia può accompagnarci fin dalla nascita, comparire durante la giovinezza o visitarci quando non ci restano più tante forze, e la misericordia di Dio si può manifestare in qualsiasi tappa – il miracolo può verificarsi in un neonato, in un bambino malato di leucemia, in un giovane o in un anziano.

A nessuno viene dato un manuale su come affrontare la malattia, ma a tutti viene data la possibilità di ricorrere alla misericordia di Dio. Accettarla è un’altra sfida, penseranno alcuni, ma chi non vuole la misericordia divina? Come esseri umani ci costa accettare la nostra fragilità e la necessità di essere aiutati, arrivare a uno stato di negazione e assumere l’atteggiamento errato di sentire che Dio gioca con i nostri sentimenti in circostanze come queste che mettono davvero alla prova la nostra fede. La malattia può essere la spinta di cui avevamo bisogno per diventare più forti e per renderci conto di quello che siamo capaci di raggiungere .

Nory Camargo