07.05.2017 – 4^ Domenica di Pasqua: Io sono la porta delle pecore (Gv 11,7)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,L’attesa di un “pastore” che sapesse guidare con giustizia il popolo era sempre stata viva in Israele. Gesù si presenta come il pastore atteso. Quelli che l’hanno preceduto, in particolare gli scribi e i farisei, invece di dedicarsi al bene del gregge, hanno badato solo ai propri personali interessi lasciando che il popolo si disperdesse. A Gesù invece sta a cuore il bene del gregge, dei singoli, coi quali vuole stabilire un rapporto personale. Chi si affida alla sua guida “sarà salvo”, “troverà pascolo”. Egli è Colui che il cuore dell’uomo ha sempre conosciuto e desiderato, perché sa soddisfare le sue aspettative più profonde.
Ora Gesù continua la sua missione di pastore attraverso di noi. Lo sappiamo, perché ce l’ha detto: solo colui che cerca la Parola di Dio e la mette in pratica con la sua vita viene attraverso la porta vera.
Il segreto per diventare pastori buoni è quello di essere come Gesù, che passò su questa terra facendo del bene a tutti e compiendo bene ogni cosa. Allora potremo come Lui essere capaci di rendere questo nostro mondo un po’ più bello e misericordioso .
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