07.10.2018 – 27^ Tempo Ordinario: LA PERLA DELLA RELAZIONE!
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,Il Regno di Dio contiene un progetto: “Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda”(Gen 2,18). Questo è il pensiero di Dio.
E concretamente: “Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo” (Gen 2,18).
Dio sta dicendo chi è Lui; sta facendo qualcuno che gli sia simile: “E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò” (Gen 1,27)
“Quando tu vedi un matrimonio, una coppia di un uomo e una donna che vanno avanti nella vita dell’amore, lì c’è l’immagine e la somiglianza di Dio. Come è Dio? Come quel matrimonio. Questa è l’immagine e somiglianza di Dio. Non dice che l’uomo è immagine e somiglianza di Dio, la donna è immagine e somiglianza di Dio. No: tutti e due, insieme, sono immagine e somiglianza di Dio” (papa Francesco ai giovani)
E poi Dio continua: “Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne” (Gen 2, 24).
Ecco l’unità progettuale, che Gesù rafforza: “Così non sono più due, ma una sola carne” (Mc 10,8).
E conclude: “Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto” (Mc 10,9).
Si tratta dunque di un disegno preciso che trova nell’uomo-donna insieme, il suo fondamento.
“E qual è il compito, dell’uomo nell’amore? Rendere più donna la moglie, o la fidanzata. E qual è il compito della donna nel matrimonio? Rendere più uomo il marito, o il fidanzato. E’ un lavoro a due, che crescono insieme; ma l’uomo non può crescere da solo, nel matrimonio, se non lo fa crescere sua moglie e la donna non può crescere nel matrimonio se non la fa crescere suo marito. E questa è l’unità, e questo vuol dire “una sola carne”: diventano “uno”, perché uno fa crescere l’altro. Questo è l’ideale dell’amore e del matrimonio” (papa Francesco ai giovani).
È l’umanità che nasce con una base relazionale. Per cui ogni uscita dalla relazione non è solo mancanza che porta a fare da sé ma un uscire dal “principio, dall’inizio, dall’origine”; è un vero dissesto. Non si sente e non si vede più Dio.
In principio dice un inizio che non si ferma alla coppia, “maschio-femmina”, che vive di comunione e genera comunione.
Vale la pena superare ogni difficoltà per avere quella gioia che sta dentro a questo progetto e per cogliere la perla della relazione.
E soprattutto mantenere un cuore di bambino per poter accogliere il regno di Dio che da questa base si sviluppa.
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