08.10.2023 – 27^ del Tempo Ordinario: LA MIA VIGNA È SEMPRE DAVANTI A ME – Mt 21,33-43
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Dice il Salmo 104 “…Tu fai crescere le piante che l’uomo coltiva per trarre cibo dalla terra, vino che allieta il cuore dell’uomo”. È una vigna dalle dimensioni planetarie e gli affittuari siamo anche noi.
Gesù avverte: “Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone” (Mt 10,9.10). E annuncia la provvidenza del Padre che non fa mancare nulla agli operai: “chi lavora ha diritto al suo nutrimento” (ib 10,10). I frutti non nasceranno dunque per abbondanza dei mezzi ma per la vita coerente degli operai.
LA CONSEGNA DEL RACCOLTO.
È un dato immediato. Ha già la sua destinazione, mentre gli operai dicono: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare!” (Lc 17,10).
MA C’È DI CHE RALLEGRARSI.
I 72 tornarono pieni di gioia, dicendo: “Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome”. Ma Gesù smonta questa gioia e dice loro: “Rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli” (Lc 10,17.20).
NEL REGNO DI DIO NESSUNO POSSIEDE.
Né cose né tantomeno persone. Solo Dio che ne esprime la bontà e la bellezza può tenere in mano il progetto, e deliberarne strumenti di lavoro, qualità del prodotto con il suo marchio e firma, e la destinazione.
QUAL È ALLORA L’ERRORE DI PERCORSO?
È uno con due risvolti che si intrecciano:
Volerlo realizzare con le proprie capacità e rimanerne delusi se l’azione non ha successo.
Volerlo trattenere per sé, che cela la ricerca di gratificazione personale o di gruppo che porta ad agire servendosi delle persone più che servirle, per perseguire i propri scopi.
Il tutto dimenticando che il suo progetto è scritto in cielo e ha il suo regista nello Spirito Santo.
OGGI EGLI INVITA “CAMMINARE INSIEME”.
Dice magistralmente Papa Francesco: “La Chiesa è “un popolo adunato nell’unità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (così la LG al n. 4). Per questo, nella realtà che denominiamo “sinodalità”, possiamo localizzare il punto in cui converge misteriosamente ma realmente la Trinità nella storia” (Al CELAM Maggio 2022).
E ancora: “La Parola di Dio cammina con noi. Tutti sono protagonisti, nessuno può essere considerato semplice comparsa. Non è più protagonista il Papa, i Vescovi, i preti; no: tutti siamo protagonisti, e nessuno può essere considerato una semplice comparsa” (Papa Francesco ai fedeli della diocesi di Roma 18.09.2021).
IL SEGRETO DEL REGNO.
Nel Regno di Dio perché esista e si consolidi va messa in conto la vita che si dona e non che diventi un riparo che salva da ogni pericolo. Gesù non ci ha salvati coi miracoli ma andando in croce per amore.
COSA FARÀ IL SIGNORE DELLA VIGNA? “La risposta dei capi è tragica: continuare nella stessa logica, mettere in campo un di più di violenza. Vendetta, morte, ancora sangue. Ma non succederà così. Questo non è il volto, ma la maschera di Dio. La parabola si conclude su di una fiducia immotivata e unilaterale perché tra Dio e l’uomo le sconfitte servono solo a far risaltare di più l’amore” (E. Ronchi)
IL REGNO DI DIO VIENE TOLTO Così è il nostro Dio: in Lui il lamento non prevale mai sul futuro. Toglie il Regno non perché ce l’ha con qualcuno al quale, per altro, ha dato fiducia avendoglielo affidato, ma perché non produce i veri frutti, quelli che Egli si aspetta, e ha bisogno di altri agricoltori che non gli impongano i loro programmi ma che siano in grado di leggere il suo programma alla luce dello Spirito. Un popolo c’è, un uomo c’è, di certo sta nascendo, forse è già all’opera, chi sa farla fruttificare.
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