09.10.2016 – 28^ Tempo Ordinario: Uno tornò indietro lodando Dio (Lc 17,15)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Incontrarsi con i profeti di Dio quando si è alla ricerca della verità e si è coscienti della propria situazione di infermità, è un momento di salvezza e di liberazione, come lo fu per Naaman (prima lettura di questa domenica) quando incontrò Eliseo.
Così fu per i dieci lebbrosi del vangelo odierno quando incontrarono Gesù: in loro c’è richiesta di aiuto e inizio di fede.
La lebbra era per gli Ebrei segno di condanna divina per il peccato e si traduceva nell’esclusione dalla vita della collettività. Purificando questi malati di lebbra, Gesù li reinserisce nella società e dimostra che in Lui s’è fatto presente il Regno di Dio e il superamento di ogni forma di schiavitù e di emarginazione.
Con Lui Dio non è più lontano, ma per strada, in casa, nel posto di lavoro, incarnato nell’uomo; con Lui la salvezza è diventata risanamento del corpo, reinserimento nella dignità umana e nella convivenza sociale, superamento della rassegnazione e della disperazione, apertura alla speranza, ritorno alla lode di Dio. Sì, perché in Gesù è Dio che opera: chi incontra Gesù incontra Dio in modo vivo e immediato. E nasce la lode al Dio della vita.
Oggi siamo noi cristiani ad offrire a questo mondo la possibilità di incontro con Dio. Noi, come Gesù, possiamo mostrare il volto di un Dio compassionevole, accogliente e attraente perché capace di condividere. E in noi e attorno a noi nascerà la lode e il ringraziamento .
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