09.10.2022 – 28^ del Tempo Ordinario: … e gli altri nove dove sono? (Lc 17,17)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Il tema che percorre la tre letture della Parola che ascoltiamo in questa domenica è la gratitudine nei confronti di Dio per i suoi innumerevoli benefici.
Nel vangelo troviamo Gesù, che è in viaggio verso Gerusalemme e sta attraversando la Samaria e la Galilea. Nel cammino Egli incontra un gruppo di dieci lebbrosi, i quali si rivolgono a Lui con un grido disperato: “Gesù, maestro, abbi pietà di noi”. Gesù li invia dai sacerdoti, secondo la prescrizione della Legge e nel cammino essi sono purificati. Uno, un Samaritano, torna indietro alla ricerca di Gesù: “vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo”.
Il fatto che si tratti di un Samaritano mostra che la misericordia di Dio raggiunge tutti, anche i più lontani. Gesù gli rivolge una parola carica di speranza: “Alzati e va’: la tua fede ti ha salvato!”. Quell’uomo aveva percepito il significato profondo di quello che gli era capitato incontrando la persona di Gesù.
Rendere grazie è riconoscere che della nostra vita non siamo noi gli attori principali, ma è Dio. Quella purificazione cambia radicalmente la vita perché offre la visione di un Dio che si interessa della creatura, alla quale ridona le relazioni con gli altri. Gratitudine e fede camminano di pari passo.
In questa settimana possiamo verificare, nella nostra vita quotidiana, quanto siamo riconoscenti al Signore per i suoi doni e come la nostra adesione filiale si esprime nella lode e del grazie.
“Tutto è grazia”, dice il protagonista del “Diario di un curato di campagna” del Bernanos: tutto, ma proprio tutto: le cose grandi e quelle piccole, gli incontri quotidiani e quelli straordinari, le gioie e le difficoltà. Tutto è grazia, per questo posso dire grazie.