10.05.2020 – 5^ di Pasqua: Gli spazi, i tempi, i modi del discernimento

10.05.2020 – 5^ di Pasqua: Gli spazi, i tempi, i modi del discernimento

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

Come fare a riconoscere la voce del buon Pastore da quella del ladro, come fare a distinguere l’ispirazione di Dio dalla suggestione del maligno? Si può imparare a discernere queste due voci: esse infatti parlano due lingue diverse, hanno cioè modi opposti per bussare al nostro cuore.

La voce di Dio non obbliga mai.

  • Dio si propone, non si impone. È una voce che ci corregge, con tanta pazienza, ma sempre ci incoraggia, ci consola: sempre alimenta la speranza. La voce di Dio è una voce che ha un orizzonte.
  • La voce cattiva seduce, assale, costringe: suscita illusioni abbaglianti, emozioni allettanti, ma passeggere. All’inizio blandisce, ci fa credere che siamo onnipotenti, ma poi ci lascia col vuoto dentro e ci accusa: “Tu non vali niente”. È una voce che ti porta a un muro, ti porta all’angolo.

La voce di Dio parla al presente.

  • “Ora puoi fare del bene, ora puoi esercitare la creatività dell’amore, ora puoi rinunciare ai rimpianti e ai rimorsi che tengono prigioniero il tuo cuore”. È una voce che ci anima, ci porta avanti, ma parla al presente: ora.
  • La voce del nemico distoglie dal presente e vuole che ci concentriamo sui timori del futuro o sulle tristezze del passato – il nemico non vuole il presente –: fa riaffiorare le amarezze, i ricordi dei torti subiti, di chi ci ha fatto del male…, tanti ricordi brutti.

Le due voci suscitano in noi domande diverse.

  • Quella che viene da Dio sarà: “Che cosa mi fa bene?”. È una voce che non promette mai la gioia a basso prezzo: ci invita ad andare oltre il nostro io per trovare il vero bene, la pace.
  • Il tentatore insisterà su un’altra domanda: “Che cosa mi va di fare?”. Che cosa mi va: la voce cattiva ruota sempre attorno all’io, alle sue pulsioni, ai suoi bisogni, al tutto e subito. È come i capricci dei bambini: tutto e adesso. Ricordiamoci: il male non dona mai pace, mette frenesia prima e lascia amarezza dopo. Questo è lo stile del male.

La due voci parlano in “ambienti” diversi.

  • Il Signore ama la luce del sole, la verità, la trasparenza sincera. Il bene invita ad aprirsi, a essere limpidi e fiduciosi in Dio e negli altri.
  • Il nemico predilige l’oscurità, la falsità, il pettegolezzo. Il nemico ci dirà: “Chiuditi in te stesso, tanto nessuno ti capisce e ti ascolta, non fidarti!”

Papa Francesco -Regina Coeli 03.05.2020.