10.06.2018 – 10 ^ Tempo Ordinario: FRATERNITÀ E MATERNITÀ INSIEME!

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Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

“Il serpente mi ha ingannata” (Gen 3,13).

Alla base di ogni deviazione, del peccato, c’è un inganno.

In questo caso si tratta di una falsità su Dio che impedirebbe all’uomo di essere se stesso, di maturare e lo vorrebbe sempre sottomesso: non più Dio che ama le sue creature come un Padre i suoi figli ma un padrone che li tiene come schiavi e nasconde loro la verità, che sarebbe quella di poter diventare come Lui.

Riguardo a Gesù altre idee devianti.

Lasciamoci guidare dal commento di Papa Francesco all’Angelus (10.06.2018)

  • “Allora i suoi uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: “è fuori di sé” ” (Mc 3, 21).

“Questi erano preoccupati, perché la sua nuova vita itinerante sembrava loro una pazzia (cfr v. 21). Infatti, Egli si mostrava così disponibile per la gente, soprattutto per i malati e i peccatori, al punto da non avere più nemmeno il tempo di mangiare.

Gesù era così: prima la gente, servire la gente, aiutare la gente, insegnare alla gente, guarire la gente. Era per la gente. Non aveva tempo neppure per mangiare. I suoi familiari, dunque, decidono di riportarlo a Nazareth, a casa. Arrivano nel posto dove Gesù sta predicando e lo mandano a chiamare. Gli viene detto: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano» (v. 32)”.

  • “Gli scribi dicevano: ‘Costui è posseduto da Beelzebul e scaccia i demoni per mezzo del principe dei demoni… Gesù ribatte: “chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non avrà perdono in eterno, sarà reo di colpa eterna” (Mc 3,22.29).

“Dicono loro che il capo dei demoni è quello che spinge Gesù; che equivale a dire più o meno: “Questo è un indemoniato”. Infatti Gesù guariva molti malati, e loro vogliono far credere che lo faccia non con lo Spirito di Dio – come faceva Gesù –, ma con quello del Maligno, con la forza del diavolo.

Gesù reagisce con parole forti e chiare, non tollera questo, perché quegli scribi, forse senza accorgersene, stanno cadendo nel peccato più grave: negare e bestemmiare l’Amore di Dio che è presente e opera in Gesù. E la bestemmia, il peccato contro lo Spirito Santo, è l’unico peccato imperdonabile – così dice Gesù –, perché parte da una chiusura del cuore alla misericordia di Dio che agisce in Gesù”.

E poi la conclusione di Gesù che rivela tutto il positivo: “chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre” (Mc 3, 35).

“Gesù ha formato una nuova famiglia, non più basata sui legami naturali, ma sulla fede in Lui, sul suo amore che ci accoglie e ci unisce tra noi, nello Spirito Santo. Tutti coloro che accolgono la parola di Gesù sono figli di Dio e fratelli tra di loro. Accogliere la parola di Gesù ci fa fratelli tra noi, ci rende la famiglia di Gesù. Sparlare degli altri, distruggere la fama degli altri, ci rende la famiglia del diavolo”.

Si tratta dell’essere in relazione talmente forte da svelare l’essere fratelli, sorelle e insieme madri l’uno dell’altro. È quel sentimento materno che permette a qualsiasi comunità di vivere fraternamente nella pace e nella gioia.

Siamo di fronte allo stile di Gesù e a quello di Maria. Due stili che sono uno. Ci vuole Gesù che punta subito in alto e propone mete che talora appaiono come impossibili e ci vuole Maria che, come piano inclinato, accompagna verso di Lui.

Tutto sta nella volontà di Dio che ad ogni istante chiama a misurarsi con ciò che vorremmo noi e ciò che vorrebbe Dio.

In ogni istante vissuto nell’amore e con amore i due stili si alternano fra loro e accade quel che vuole il Padre in terra come in cielo.