10.10.2021 – 28 T.O.: Maestro buono, che devo fare per avere la vita eterna? (Mc 10,17)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Di fronte alla tentazione, così presente nella nostra cultura contemporanea consumistica, di fare della ricchezza l’unico obiettivo dell’esistenza, il vangelo indica la via stretta della moderazione. Questa ci può aprire il cuore e renderci disponibili e sensibili alle necessità di chi vive nel bisogno.
Il vangelo odierno pone anche a noi la domanda fondamentale: che cosa fare per avere la vita eterna? Gesù risponde proponendo la scelta del distacco del cuore da tutto ciò che può creare schiavitù, da tutto ciò che può appesantire e fermare il cammino.
Il racconto dell’incontro con il giovane ricco segna un ulteriore avvicinamento alla meta del viaggio di Gesù. Avvicinamento che è insieme geografico e di rivelazione: a Gerusalemme Gesù sarà acclamato figlio di Davide, e quindi re; e questo sarà anche il titolo inchiodato sulla croce.
Quel giovane corre verso Gesù e si getta in ginocchio davanti a lui, lo chiama: “Maestro buono” e ansiosamente gli chiede come fare per entrare nell’eredità della vita eterna. Quest’ultima non è soltanto quello che riguarda la vita per sempre dopo il nostro cammino terreno. Eterna è anche la vita “piena” di oggi; ed è piena quando fai spazio a Gesù, alla sua parola.
Quante volte abbiamo sperimentato un senso di beatitudine e di pienezza quando abbiamo fatto scelte a partire dalla parola di Gesù! Allora questa domanda ci impegna a guardare al nostro “oggi” per cogliere con che cosa lo riempiamo.
Gesù ci invita ad avere un cuore libero di accogliere un dono gratuito e inaspettato. Non conquista, ma dono gratuito. Tutto è grazia: chiediamo, come suggerisce spesso papa Francesco, “mani svuotate” e “cuore leggero”, come quello dei bambini.