La gioia non si compra qui al mercato! Non si compra. E la gioia non te la danno perché tu vinci ad un gioco al Luna Park. No!
La gioia è un dono, la gioia è un regalo dello Spirito Santo e dobbiamo chiederla: “Signore dammi gioia”. Ma non avere quella faccia “caduta” della tristezza, della malinconia. Questo non fa bene, non fa bene.
La gioia! La gioia di una persona che sa guardare sempre il positivo della vita e offre questo positivo agli altri. La gioia, che soltanto Dio può dare, è un dono. E dobbiamo chiedere la gioia. La gioia è un dono dello Spirito Santo.
Capito? Se io sono triste, se io sono giù, se io sono pigro e non so cosa fare, devo chiedere la gioia allo Spirito Santo e Lui me la darà, perché è un regalo che viene da Lui.
Questo volevo spiegarvi: sempre la gioia; sempre il sorriso. Un sorriso naturale, non un sorriso di cartone, per favore, no! Un sorriso naturale, che viene dall’anima. Un sorriso bello. Si dice che queste persone sono solari, persone che hanno il sole dentro. E il sole è proprio lo Spirito Santo!
Chiedere questa grazia: di dare luce, dare gioia, avere la gioia.
“Eh, padre, nei momenti brutti la gioia si nasconde, la gioia se ne va”. Ma soffrire i momenti brutti con dignità, nella speranza che lo Spirito ci darà forza. E cosa ci dà lo Spirito Santo nei momenti brutti? La consolazione. Lui ci consola, ci dà fortezza per portare avanti questi momenti brutti, e poi torna la gioia.
Capito? Testimonianza e gioia.
Queste parole in testa. Non tristezza, perché la tristezza è propria dell’egoismo, delle persone egoiste che vogliono tutto. Come i bambini che non condividono le caramelle… Se un bambino non condivide le caramelle con i suoi amici, è un brutto segno… Se io ho due caramelle, ne do una al compagno, alla compagna, e una per me. E se io ho una caramella cosa faccio?… Bravi! Bravi! La divido: metà per te, metà per me. Avanti!
(Parrocchia di Santa Maria Regina Pacis a Ostia Lido, 03.05.2015 – ai giovani)
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