11.08.2024 – 19^ Domenica del Tempo Ordinario: Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre (Gv 6,44)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Gesù , dopo aver moltiplicato i cinque pani e i due pesci per la folla dei suoi ascoltatori, passa la notte in preghiera. L’indomani, cercato dalla stessa folla, fa un lungo discorso sul pane di vita. Si presenta Lui stesso come il pane vivo disceso dal cielo e afferma la necessita di cibarsi di questo pane vivo. All’udire queste affermazioni gli ascoltatori mormorano, hanno cioè una reazione incredula. Gesù invita a superare lo scandalo e ad ascoltare la voce intima che invita a donarsi al Figlio per essere da Lui salvati.
È il Padre che ci rende partecipi della sua stessa vita; Egli attira ogni uomo al Figlio perché diventi figlio.
Davanti a questo dono scatta l’affidarsi dell’uomo allo Spirito di Dio ed esce il grido, la parola detta con passione: “è il Signore!”. È la persona esce da se e si affida all’abbraccio dell’Altro, riconosciuto come Dio.
Da qui nasce tutta la preghiera, tutta la catechesi, tutto l’apostolato, tutta la testimonianza.
L’uomo esce da se , si appassiona e si entusiasma per Dio che lo attrae con la sua dolcezza e la sua presenza.
Importante, per accogliere questo dono, che il nostro cuore sia libero, non sia già colmo di tante altre cose, preoccupazioni, programmi, pensieri.
Il vuoto viene colmato da una dolce presenza: e la presenza dello Spirito che ci attira a seguire Gesù .
Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre (Gv 6,44)
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