12.03.2023 – 3^ Quaresima: ADORERANNO IL PADRE IN SPIRITO E VERITÀ! Gv 4,5-15.19b-26.39a.40-42
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• Gesù rompe il tabù dell’inimicizia tra due etnie: giudei e samaritani che non hanno rapporti tra loro;
• Il colloquio è con una donna e per giunta dalla situazione irregolare: è interessante vedere che il fatto dei cinque mariti serve a Gesù per cogliere la ricerca continua di ciò che possa dare senso alla vita e soddisfare.
IL CHIODO FISSO.
La voce dal cielo aveva detto di ascoltare questo Figlio amato, di cui il Padre si compiace.
Oggi egli continua a svelare la volontà del Padre che è quella di adorarlo, di aver cioè con Lui un rapporto di amore forte e intimo (il termine dice bocca a bocca) un amore che invade tutta l’anima – lo spirito – e fa la verità – io sono figlio e Lui è Padre –.
IL VERO ANNUNCIO.
Ed è proprio questo che quel Messia che è lì accanto alla donna e che parla con lei ma anche al mondo.
Si tratta di un annuncio che rivela una relazione vera e che Gesù desidera e la donna andava cercando ma in modo sbagliato.
Ora Gesù si svela come la persona giusta, vera e autentica. E quella donna per la prima volta scopre che le vere relazioni che danno senso alla vita, si costruiscono partendo da Dio, che come Padre, si manifesta nell’umanità di Gesù.
QUESTI È VERAMENTE IL SALVATORE DEL MONDO
Riconosce Gesù come salvatore chi ha bisogno di essere salvato e quindi chi riconosce di essere peccatore.
Non conta quel che sono ma sapere che c’è Qualcuno al di sopra e oltre la situazione che sto vivendo che mi accoglie nella mia fragilità, mi ama cioè così come sono e non come vorrebbe che io fossi.
Questa è la dimostrazione che Dio ama la sua creatura, in quanto figlio e figlia, non solo quando i suoi comportamenti sono ligi ma anche quando non lo sono. Ed è da qui che nasce il vero dolore: vedersi infedele di fronte alla continua fedeltà di Dio! Ma anche sapere che sarà questa fedeltà che mi salverà purché non mi stanchi io a usufruirne più e più volte.
Dio è attrezzato per salvare e non per condannare. Se continuo a crederci sarò anch’io salvo.
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