DUE “SENTIERI” PER SALIRE INSIEME A GESÙ
Il cammino quaresimale e sinodale puntano alla trasfigurazione, personale ed ecclesiale. Una trasformazione che, in ambedue i casi, ha il suo modello in quella di Gesù ed è operata dalla grazia del suo mistero pasquale. La voce dalla nube dice:
«ASCOLTATELO».
E come parla?
– Nella Parola di Dio, che la Chiesa offre nella Liturgia: non va lasciata cadere nel vuoto; se non è possibile partecipare sempre alla Messa, si leggano le bibliche giorno per giorno, anche con l’aiuto di internet.
– Nei fratelli, soprattutto nei volti e nelle storie di chi ha bisogno di aiuto.
– Nei fratelli e sorelle nella Chiesa, quell’ascolto reciproco che è indispensabile nel metodo e nello stile di una Chiesa sinodale.
“ALZATEVI E NON TEMETE”.
Infatti all’udire la voce del Padre, i discepoli “caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore”( Mt 17,6). Ma “alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo» (Mt 17,8).
Non rifugiarsi allora in una religiosità fatta di eventi straordinari, esperienze suggestive, per paura di affrontare la realtà con le sue fatiche quotidiane, le sue durezze e contraddizioni. La luce che Gesù mostra ai discepoli è un anticipo della gloria pasquale, e verso quella bisogna andare, seguendo “Lui solo”.
L’orientamento è la Pasqua: il “ritiro” ci prepara a vivere con fede, speranza e amore la passione e la croce, per giungere alla risurrezione. Così è anche per il percorso sinodale che non ferma all’esperienze forti di comunione, ma prepara a scendere in pianura, e la grazia sperimentata ci può sostenere nell’essere artigiani di sinodalità nella vita ordinaria della nostra comunità.
Dal Messaggio di Papa Francesco Quaresima 2023 – 3^ e ultima parte