Sono a confronto due modi essere:
Sguardo.
l’uomo vede una peccatrice, Gesù vede una donna.
Pensiero.
l’uomo presume di conoscere la persona, Gesù vede una che ha molto amato.
Giudizio.
l’uomo può affermare che quella non è certo come lui che è uno retto, Gesù le dice: va la tua fede ti ha salvato.
L’uomo giudica separando: lascia l’altro al suo destino, è abbandonato. L’egoismo trionfa nel far sentire a posto davanti a tutti, rimane pulito.
Gesù ama includendo: lancia l’altro nel suo futuro, lo ama; l’amore trionfa mettendo a rischio la propria reputa-zione e rimane enigma: chi è costui?
Il metro di Gesù è stabilito dall’Amore e non dalla legge. Per questo va in croce senza aver fatto nulla per meritarla. È condannato dunque dall’Amore! È per Amore che accoglie l’altro per se stesso, senza cercare di salvarsi come uomo giusto.
Ed è questo Amore fatto misericordia che salva l’altro il quale nella condanna dovrebbe, invece, scomparire dalla circolazione.
“Non che la misericordia non consideri l’oggettività del danno provocato dal male. Però le toglie potere sul futuro, – e questo è il potere della misericordia – le toglie potere sulla vita che scorre in avanti. Non è che non veda il male, ma guarda a quanto è breve la vita e a tutto il bene che rimane da fare. Per questo bisogna perdonare totalmente, perché l’altro guardi in avanti e non perda tempo nel colpevolizzarsi e nel compatire sé stesso e rimpiangere ciò che ha perduto” (Papa Francesco).
Gesù dunque ci vede nel profondo ma nutre fiducia nel nostro futuro!
Possiamo dire che il problema finale non è tanto il peccato quanto la volontà di rialzarsi ogni volta. Del resto anche i Santi non sono quelli che non sbagliano ma quelli che sono capaci di ricominciare sempre.
Una domanda:
Perché – mi chiede una bambina – Gesù perdona sempre e noi no?
Provai a rispondere dicendo: vedi, questo accade perché Gesù è libero interiormente. Egli non ama quando fai bene e smette quando sbagli. Egli non guarda il merito ma il cuore.
Gesù è così libero che fa la proposta e poi lascia all’altro la libertà di dire di sì come di rifiutarla.
Per gli sposi…e per tutti
A) Guardarsi sempre con occhi nuovi, gli occhi della misericordia.
B) Non presumere mai di conoscere la persona che ci vive accanto.
C) Non accondiscendere alla tentazione di ritenerci meglio dell’altro; anche perché non è vero!