12.09.2021 – 24 T.O.: Tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini (Mc 8,33)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Con il brano evangelico di oggi giungiamo nel cuore del vangelo di Marco: chi è Gesù? Si passa dall’indistinto e generico delle folle all’assunzione di responsabilità nel proclamare Gesù come il Cristo, il Messia atteso e finalmente presente.
Dopo aver apprezzato la risposta di Pietro, Gesù sente di poter andare avanti nella sua autorivelazione e comincia ad insegnare cose nuove, che gli apostoli non immaginano. Usa quattro verbi per presentare quanto attende “il Figlio dell’Uomo”. Egli deve “soffrire molto”, “essere rifiutato dagli anziani” (come la pietra angolare del salmo 118,22), “venire ucciso” e “dopo tre giorni risorgere”. Tutti questi verbi sono retti dal verbo “deve”. Quest’ultimo ci fa intuire quanto Gesù si prepara a vivere realizzando così il disegno del Padre. È un dovere di amore.
Colpisce che di fronte al comando rivolto ai discepoli di tacere, Gesù invece parla apertamente di ciò che lo attende: di dolore, di morte e di gloria. Alle parole del Maestro seguono le rimostranze di Pietro che si guadagnano in risposta le parole di Gesù: “Va dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”. Quasi che Gesù voglia semplicemente precisare a Pietro, e oggi anche a noi, come lo debba seguire: non dettandogli i propri programmi, frutto della povera comprensione umana, ma seguendo e imparando dal Maestro, con sempre maggior impegno.
Pietro aveva ridotto la sua fede ad un’idea, che resta tale; a un fiore, magari bello a vedersi, ma che non produce frutto nella storia. La fede invece ha sempre prodotto frutti di bene, di carità, di amore, di testimonianza e spesso di martirio. Rendiamo vero il nostro seguire Gesù con frutti buoni prodotti dalla nostra vita.