13.01.2019 – Battesimo del Signore: TU SEI MIO FIGLIO!
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,Il Battesimo di Gesù
Gesù passa nel mondo come Colui che è inviato, mandato. Ci voleva il rito di investitura. Accade senza trionfalismo. C’è una modesta fila di gente in attesa del proprio “turno di battesimo”, che però si interrompe nel suo flusso per un evento particolare: uno della fila riceve il battesimo come tutti ma poi si raccoglie in preghiera.
Proprio in quel momento c’è un’indicazione nei suoi riguardi: uno squarcio di cielo si apre e Qualcuno scende su di Lui – è lo Spirito Santo – in forma corporea, come una colomba, e quindi visibile a tutti, e una voce di Uno che non si vede ma che si pronuncia come “Padre” di Costui e quindi il “garante assoluto” di questo “Figlio”. D’ora in poi – dice la voce – si deve far riferimento a Lui, come espressione di ciò vuol dirci lo stesso Padre.
È un’investitura decisiva. Gesù diviene il “perno” della storia sia sacra che profana. Non perché il suo è un impero, un dominio, ma semplicemente perché in Lui c’è la possibilità di cogliere Dio subito, senza intermediari. Chi s’imbatte in Lui sa che l’osservanza della Legge e l’ascolto dei profeti – cose sempre doverose – sono mezzi ma non sono fonte di salvezza: questa viene solo da Gesù.
Il nostro Battesimo
Ci facciamo aiutare da due brani di Papa Francesco tratti dalla Esortazione Gaudete ed Exultate.
15. Lascia che la grazia del tuo Battesimo fruttifichi in un cammino di santità. Lascia che tutto sia aperto a Dio e a tal fine scegli Lui, scegli Dio sempre di nuovo. Non ti scoraggiare, perché hai la forza dello Spirito Santo affinché sia possibile, e la santità, in fondo, è il frutto dello Spirito Santo nella tua vita (cfr Gal 5,22-23). Quando senti la tentazione di invischiarti nella tua debolezza, alza gli occhi al Crocifisso e digli: “Signore, io sono un poveretto, ma tu puoi compiere il miracolo di rendermi un poco migliore”. Nella Chiesa, santa e composta da peccatori, troverai tutto ciò di cui hai bisogno per crescere verso la santità. Il Signore l’ha colmata di doni con la Parola, i Sacramenti, i santuari, la vita delle comunità, la testimonianza dei santi, e una multiforme bellezza che procede dall’amore del Signore, «come una sposa si adorna di gioielli» (Is 61,10)
24. Voglia il Cielo che tu possa riconoscere qual è quella parola, quel messaggio di Gesù che Dio desidera dire al mondo con la tua vita. Lasciati trasformare, lasciati rinnovare dallo Spirito, affinché ciò sia possibile, e così la tua preziosa missione non andrà perduta. Il Signore la porterà a compimento anche in mezzo ai tuoi errori e ai tuoi momenti negativi, purché tu non abbandoni la via dell’amore e rimanga sempre aperto alla sua azione soprannaturale che purifica e illumina
conclusione pratica
- “Tu sei mio figlio”: andare insieme a Gesù alla ricerca del Padre. C’è un progetto su di Lui ma da ora è anche su di noi. Ci sarà la croce ma la parola finale sarà la risurrezione. Il Padre di Gesù vede soffrire, ma non gode certo della sofferenza, e per questo la trasforma in strumento per amare.
- “Scese su di Lui lo Spirito Santo”: anche noi siamo condotti dallo Spirito. Possiamo vederlo all’opera e restarne come rapiti. Possiamo scorgere il lavoro svolto in noi stessi attraverso la Parola, i sacramenti e le situazioni, che accadono ma poi c’è lo Spirito che ne aiuta il lento assorbimento dentro di noi servendosi di esse perché ognuno di noi, come Gesù, possa essere “la volontà di Dio su di Lui”!
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