13.09.2015 – 24^ Tempo Ordinario: Prendi la tua croce!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

«Se qualcuno vuol venire dietro a me…prenda la sua croce” (Mc 8,34).

IL Signore Gesù vive per primo l’esperienza di quella croce che poi ognuno, per la sua parte, è invitato a prendere.

E la croce dice realtà ben precise: sofferenza che si distende nel tempo e rifiuto che arriva fino all’insulto! È un passaggio umanamente duro e presso che incomprensibile. Eppure è così.

A Pasqua ognuno di noi diviene sempre più consapevole di questo evento. Ma il seguire Gesù introduce ognuno in questa via.

1.  Sofferenza prolungata nel tempo.

Il che vuol dire una sana abitudine a non sognare ma ad accogliere la vita con tutte le sue fale: incertezza, limite, falli-mento, malattia…e soprattutto:

“Uno stare “dietro” a Gesù – come viene detto a Pietro – che oltre a rimandare al posto del discepolo, più profondamente rimanda al posto che è proprio di chiunque accetti di prendersi cura fino a dimenticarsi: stare dietro ad un bambino, stare dietro ad un malato, stare dietro ad una situazione difficile.

Questa capacità di stare “dietro” non solo a livello mentale, ma soprattutto concreto e pratico, fino ad accettare di perdere la propria vita donandola, è il grande passaggio che ormai il Signore Gesù ha fatto per se stesso e che chiede ai propri discepoli.

2.  Il rifiuto.

Esso dice quando e quanto un modo di vivere possa essere alternativo ad un altro tanto da essere ritenuto esagerato, lontano dal vivere comune che invece si lascia guidare dal semplice buon senso preso alla larga, come un lascia passare di comportamenti di per sé piuttosto gravi.

3.  L’insulto.

È il tentativo di isolare chi agisce secondo il Vangelo, e di bloccarne anche le iniziative positive.

 

 

1.  L’insulto.

Tutto questo però non è fine

a se stesso ma in vista della risurrezione che è operata da Dio mentre il discepolo, ancora magari ignaro, prosegue con perseveranza nella via del vangelo.

Nessuno può risorgere da se stesso. Solo Dio può rendere evidente il bene e la vita mentre si è immersi dentro il dilagare del male e alle prese con la morte

È Lui la luce che fa la verità!

È il tentativo di isolare chi agisce secondo il Vangelo, e di bloccarne anche le iniziative positive.