13 Maggio – Al volo … OGNI TRALCIO CHE IN ME PORTA FRUTTO, IL PADRE LO POTA PERCHÉ PORTI PIÙ FRUTTO.

13 Maggio – Al volo … OGNI TRALCIO CHE IN ME PORTA FRUTTO, IL PADRE LO POTA PERCHÉ PORTI PIÙ FRUTTO.

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Al Volo,

OGNI TRALCIO CHE IN ME PORTA FRUTTO, IL PADRE LO POTA PERCHÉ PORTI PIÙ FRUTTO.
Sono dunque le potature che rendono rigogliosa la vita. La potatura dice un taglio che fa soffrire, ma, in genere, a soffrirne sono l’egoismo e la superbia, cioè l’io che, altrimenti, si ingigantisce e introduce nell’illusione di poter gestire la vita da soli e con successo. E invece chi vuole il bene è felice di tagliare con ciò che non è un bene, almeno in quel momento. E così la potatura diviene provvidenziale per la crescita in positivo.
Le potature accadono ogni volta in cui è richiesto di cambiare stanza. E, se ci pensiamo, ogni attimo che passa non è un invito a lasciare una cosa per farne un’altra? E accoglierlo così com’è, un taglio che orienta al bene? Ogni momento infatti è sempre un ricominciare e un qualcosa di originale e unico, in cui lo Spirito Santo lavora e l’anima si trova, vivendo, ricca di frutti perché è salda nella sola volontà del Padre come Gesù. La potatura diviene, allora, un normale metodo educativo.

MARIA EDUCA COME MADRE E FIGLIA
Lei prima di tutto affida a Dio. Non è abituata a trattenere qualcosa o qualcuno per sé. Per cui essere di Maria è automaticamente essere di Dio. In questo modo Maria è se stessa, genera Gesù che è Figlio di Dio, riceve noi come figli che hanno Dio come Padre. Per questo merita il vero titolo di Madre di Dio e nostra perché ci consegna alla vita vera. E questa è reale generazione. Lei, insieme allo Spirito Santo, fa crescere Gesù in noi per dire insieme – Lei, Gesù e noi -: Abbà, Padre…La sua maternità non toglie nulla a Dio ma, anzi, lo fa essere!

ALLA SCUOLA DEL RISORTO
Gesù Risorto ha inaugurato il passaggio dalla terra al cielo e dal cielo alla terra.
Ormai la comunicazione è, se lo vogliamo, normale. L’importante è voler fare quel tragitto perché poi accada che si percepisca la grazia che dal cielo cade positivamente sulla terra.
Quel tragitto ha una indicazione: ritorno al Padre! È il si alla volontà del Padre che la si comprenda o meno, e così salire a Lui per poter sperimentare nella discesa di Lui a noi che quella volontà è solo Amore suo. È essere Gesù, far da Gesù oggi.

DOMANI 14 MAGGIO
…“Poiché la preghiera è un valore universale, ho accolto la proposta dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana affinché il prossimo 14 maggio i credenti di tutte le religioni si uniscano spiritualmente in una giornata di preghiera e digiuno e opere di carità, per implorare Dio di aiutare l’umanità a superare la pandemia di coronavirus. Ricordatevi: il 14 maggio, tutti i credenti insieme, credenti di diverse tradizioni, per pregare, digiunare e fare opere di carità”.
(Regina Coeli del 03.05.2020).

IL VESCOVO DERIO OLIVERO, GUARITO DAL CORONAVIRUS, A VITADIOCESANAPINAROLESE
In alcune interviste che hai rilasciato dall’ospedale hai parlato di un modo nuovo di essere chiesa.
Premetto che io alla messa ci tengo tantissimo, è “culmen et fons”. È dal 19 marzo non celebro e mi manca. La messa per me è gioia e rigenerazione. Detto questo osservo che per molti il sogno è tornare alla chiesa di prima. È un atteggiamento che rispetto, ma questa epidemia è talmente enorme che non può essere considerata come una parentesi. Non si può tornare come prima.
Io credo ai segni dei tempi. Ovviamente questa malattia non è stata mandata da Dio, ma anche in questa pandemia Dio parla e dobbiamo capire che cosa ci dice.
La messa della domenica da sola rischia di diventare una parentesi nella settimana. Una comunità che prima della pandemia aveva solo la messa è finita. Nelle comunità deve crescere la dimensione famigliare, ritornare a fare Lectio divina e meditare sulla Parola di Dio. Basta formalismi! Ci ricordiamo che ci lamentavamo che la gente non veniva più a messa? Quella è la chiesa vecchia. Io combatterò quella chiesa lì che non è la chiesa dell’Evangelii gaudium. Voglio dare una contributo perché la chiesa diventi quella sognata da Papa Francesco.

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Settimanale Parrocchia San Valentino in Villantria

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