15.09.2024 – 24^ Domenica del Tempo Ordinario: LA COMPASSIONE

15.09.2024 – 24^ Domenica del Tempo Ordinario: LA COMPASSIONE

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Vuol dire patire con l’altro, condividere i sentimenti: è una bella parola! Come sappiamo, infatti, la compassione non consiste nel dispensare elemosine a fratelli e sorelle bisognosi guardandoli dall’alto in basso, guardandoli dalle proprie sicurezze e dai propri privilegi, ma al contrario, compassione significa farci vicini gli uni agli altri, spogliandoci di tutto ciò che può impedirci di chinarci per entrare davvero in contatto con chi sta a terra, e così sollevarlo e ridargli speranza (cfr Lett. enc. Fratelli tutti, 70). E questo è importante: toccare la povertà…
C’è chi ha paura della compassione, ci sono persone che hanno paura della compassione, perché la considera una debolezza – soffrire con l’altro una debolezza – ed esalta invece, come se fosse una virtù, la scaltrezza di chi fa i propri interessi mantenendosi a distanza da tutti, non lasciandosi “toccare” da niente e da nessuno, pensando così di essere più lucido e libero nel raggiungere i propri scopi. …
Fa ridere, ma non dimenticate una cosa: il diavolo entra dalle tasche, sempre! È vero.
Il fatto di avere le ricchezze come sicurezza è un modo falso di guardare alla realtà.
Ciò che manda avanti il mondo non sono i calcoli di interesse – che finiscono in genere col distruggere il creato e dividere le comunità – ma la carità che si dona. Questo porta avanti: la carità che si dona.
E la compassione non offusca la visione reale della vita, anzi, ci fa vedere meglio le cose, nella luce dell’amore, cioè ci fa vedere meglio le cose con gli occhi del cuore.
E vorrei ripeterlo, per favore, state attenti, non dimenticate: il diavolo entra dalle tasche!
Papa Francesco Indonesia, Incontro con i Vescovi, i Sacerdoti, i Diaconi, i Consacrati, le Con-sacrate, i Seminaristi e i Catechisti, 04.09.2024