16.03.2014 – 2^ Domenica di Quaresima: Figliolanza

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

Gesù non è venuto meno, nel deserto, al suo vivere da Figlio, e lo si vede nella trasfigurazione. Qui ci sono tre testimoni che odono una voce di conferma e che possiamo tradurre così:

“Ascoltate Gesù perché è il Figlio che Io amo! Ascoltatelo, seguite lui, e potete sperimentare come in ogni circostanza Io sono con Lui, d’accordo con Lui. Non lo abbandono mai, anche se può sembrare!”

Nasce da oggi la certezza della luce nel momento del buio e si può imparare a credere all’amore di Dio anche di fronte all’odio che circonda.

È il sentirsi amati anche in croce.

Gesù ci dice anche a noi: alzatevi (è il verbo di  risurrezione!) e non temete! Tutto è vero. Non perdete mai il coraggio!

Queste parole Egli ripeterà durante le sue apparizioni da risorto: “Sono io, non temete!”. È partendo dalla sua risurrezione che si può cogliere i mistero della sua morte.

Per questo raccomanda:

“Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti!”

Del resto quale capacità potevano avere per vedere il Regno di Dio nella logica di morte e di risurrezione? Il nerbo del discorso non possono che essere i fatti, gli eventi vissuti. Non possono essere seminate solo parole.

Ma ora a gioco fatto: perché continuare a temere quando davanti c’è Lui che per primo  compie percorso di croce che però conduce a risurrezione?

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