Nel silenzio e nel buio della Veglia Pasquale, il cero pasquale avanza illuminando la navata della chiesa e l’assemblea al canto:

Cristo luce del mondo!

Quando non esisteva ancora la corrente elettrica, venuta la sera, nelle case si accendeva la lucerna. Questo gesto così semplice si trasformò per i cristiani in un segno della propria fede. L’accensione della lucerna era accompagnata da una preghiera, nella quale s’invocava sulla propria famiglia e sul mondo intero la vera luce, Cristo Signore. Nelle comunità monastiche, diventerà la liturgia del lucernario, l’inizio della preghiera della sera con l’accensione delle luci, accompagnata da un’invocazione a Cristo, vera luce dei cuori.

Il cero pasquale accompagna la vita della comunità dalla nascita fino alla morte. Viene acceso durante il battesimo: Cristo risorto fa passare i nuovi nati dalle tenebre alla luce della grazia. Si pone poi vicino al defunto durante le esequie: Cristo risorto conduce i suoi fratelli e sorelle nel passaggio da questo mondo alla casa del Padre.

Si spiega così anche la pratica di porre un lumino acceso sulla tomba dei propri cari: il loro riposo è illuminato dalla certezza della risurrezione.

Cristo è risorto dai morti!

Ogni nostro giorno sia nella luce del Risorto!