Dal medico, mi scuso per la visita che gli ho chiesto fuori orario.

Visitandomi mi racconta:

“Ho anch’io un amico gommista, noto proprio perché rigorosamente fedele agli orari di lavoro. Sono rigido anch’io sul mio orario, tanto da raccomandare ai clienti: non insistere, prego”.

Però una sera, oltre le 21, una gomma della mia macchina si affloscia. Solo, sulla strada, cerco di … ma neppure la ruota di scorta reggeva.

Chiamare il carro attrezzi, la polizia o l’amico tanto rigido agli orari?

Sorprendentemente me lo vedo arrivare con una gomma nuova e, sorridendo, risolvere tutto.

“Ma come? Tu? E gli orari?”.

“L’altra sera – mi racconta – sorpreso da un malore, un farmacista di passaggio mi ha soccorso senza badare agli orari del negozio. Io stesso ora ti sto soccorrendo dopo queste lezioni”.

E lo sentivo ripetere a se stesso: “Almeno tra amici…la gratuità non ha orario”.

Anch’io che scrivo, educato ad essere “fedele” all’orario, leggo sotto l’orologio del convento:

“Chi serve Dio è disponibile al prossimo giorno e notte”.

Da novizio chiedevo al mio maestro: che ora è?

Mi sentivo rispondere:

“È sempre l’ora per amare.”.

È sempre ora di … amare, come è sempre ora di… respirare.

(Padre Andrea