19 Marzo 2020 – Al volo … “Tutto sarà bene” e “ogni cosa sarà per il bene”
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L’espressione viene da Giuliana di Norwich, una mistica, una giovane donna analfabeta, vissuta dal 1342 al 1430 circa, in Inghilterra. In quegli anni difficili per la Chiesa, lacerata dallo scisma seguito al ritorno del Papa da Avignone a Roma, e per il mondo devastato dalla cosiddetta guerra dei Cento Anni fra Inghilterra e Francia, in quegli anni in cui in Europa imperversava la peste nera, il Signore affida a Giuliana queste parole: “tutto sarà bene” e “ogni cosa sarà per il bene” (all shall will be well). Parole che da allora, in qualche modo, riassumono il messaggio che Giuliana porta al mondo: un ottimismo fondato sull’esperienza profonda dell’amore di Dio pur nella consapevolezza della presenza inevitabile del peccato e della sofferenza.
Era il maggio del 1373. Colpita da una terribile malattia, Giuliana di Norwich stava per morire quando un sacerdote le portò un Crocifisso. Lei si riprese e ricevette quelle visioni sulla passione di Gesù che riportò nel suo libro “Rivelazioni dell’Amore divino”. La sua missione sarà proprio quella di ricordare agli uomini questo amore viscerale tanto da paragonarlo ad un atteggiamento materno per la sua tenerezza. Fu il Signore stesso a svelarle che il senso di quelle visioni era proprio l’Amore.
Benedetto XVI ricordò che anche i santi si sono chiesti: “Se Dio è sommamente buono e sapiente, perché esistono il male e la sofferenza degli innocenti?”. “Illuminati dalla fede – disse – essi ci danno una risposta che apre il nostro cuore alla fiducia e alla speranza: nei misteriosi disegni della Provvidenza, anche dal male Dio sa trarre un bene più grande come scrisse Giuliana di Norwich: ‘Imparai dalla grazia di Dio che dovevo rimanere fermamente nella fede, e quindi dovevo saldamente e perfettamente credere che tutto sarebbe finito in bene…’” .
Un “messaggio di ottimismo fondato sulla certezza di essere amati da Dio e di essere protetti dalla sua Provvidenza” come dice ancora Giuliana: “Vidi con assoluta sicurezza … che Dio prima ancora di crearci ci ha amati, di un amore che non è mai venuto meno, né mai svanirà. E in questo amore Egli ha fatto tutte le sue opere, e in questo amore Egli ha fatto in modo che tutte le cose risultino utili per noi, e in questo amore la nostra vita dura per sempre … In questo amore noi abbiamo il nostro principio, e tutto questo noi lo vedremo in Dio senza fine” .
Così si capisce che quel “tutto sarà bene” di Giuliana di Norwich è collocato nello stesso sguardo del “tutto concorre al bene per coloro che amano Dio” di San Paolo ai Romani. E quell’orizzonte d’eternità desidera anche oggi lo sguardo di ognuno di noi.
Pensiero del giorno
Dal Vangelo secondo Matteo 5, 17-19
CHI OSSERVERÀ E INSEGNERÀ I MINIMI PRECETTI, SARÀ CONSIDERATO GRANDE NEL REGNO DEI CIELI.
Il compimento del precetto da parte di Gesù, sta nell’amore che cura anche i dettagli.
Non basta amare ma come amare. Sono i particolari che dicono la verità dell’amore; come fra due innamorati, l’amore c’è non quando lo danno per scontato, ma se lo dicono e se lo manifestano nei modi più svariati.
È impressionante quanto in questa situazione di “disagio”, possiamo riscoprire che Dio si ama, l’altro si ama avendo quelle accortezze che ci vengono richieste.
È ora il tempo di amare Dio, amandoci così: non vivendo per sé ma per l’altro…nei minimi particolari.
È già questa una liberazione dall’egoismo che ci permette di chiedere la liberazione dall’epidemia.
Il Padre vuole che ci trattiamo da fratelli e sorelle, come ora, nei minimi particolari.
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