SIGNORE, DA CHI ANDREMO? TU HAI PAROLE DI VITA ETERNA!

Gesù non si limita ad essere costantemente presente ma vuole donarci e farci vivere la sua stessa vita..
Essere con Lui allora dà certamente la possibilità di vivere questa vita così com’è, fino in fondo, senza sconti; Egli è il battistrada, uomo tra gli uomini, e Dio con loro. Ma come Pane disceso dal cielo, oltre a sostenerci nel cammino terreno, ci introduce nella sua stessa vita facendoci avanzare, ciascuno come parte del suo Corpo vivo, verso il seno del Padre dove Egli stesso vive. E questo accade nel “già” reale ma “non ancora” evidente.
Tuttavia ogni Parola di Gesù contiene vita eterna e, facendosi carne in noi, è già vita eucaristica. Manca solo quel Pane che va desiderato con tutto il cuore.
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Alla scuola del Risorto

Gesù Risorto ha superato ogni livello di prova. E per questo a Lui vanno date le preoccupazioni che invadono l’anima e la mettono in agitazione. In Lui che è risolto e ha risolto tutto.
Il che non significa vivere per aria e non per terra, anzi… Ma vivere sapendo che è tutto in mano a chi vede la soluzione. Non c’è più bisogno di preoccuparsi né per il passato che non c’è più e tantomeno per il futuro che non è ancora.
Egli, il Risorto conosce tutto e ci ama.
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Mese di Maggio – Rosario in famiglia

Maria è la più bella creatura che ci sia; nulla in Lei è stato lasciato al caso. È la creatura della creature, curata direttamente dalla Trinità: il Padre l’ha pensata, il Figlio l’ ha avuta per Madre, lo Spirito Santo l’ha voluta con sé nell’opera da svolgere a favore dell’uomo. Maria è oggetto delle compiacenze della Trinità. Abbraccia tutti e ciascuno con la sua divina Maternità e tutti accompagna verso il suo Mistero dove la Via è il Figlio, la conoscenza del tragitto è dello Spirito, la meta è il seno del Padre.
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Ricevo e faccio circolare (con piccoli adattamenti)

Ogni giorno possiamo sentire la presenza di Dio, vicino a noi, in noi, per noi, ma se vediamo solo cosa ci serve allora non vedremo e non sentiremo. Allora bisogna pregare affinché possiamo scorgere sempre più spesso, la strada davanti a noi. Non immaginiamo quanto possano essere grandi le cose di Dio.

Dovrei fidarmi di più delle Parole del Signore e imparare a leggere meglio i tanti segni della sua presenza nella mia giornata, a volte riempita di piccoli miracoli quotidiani

Gesù è andato a cercare i suoi apostoli, ha dato loro da mangiare, li ha amati fino in fondo. E questo è proprio quello che resta, come diceva Chiara Lubich: “alla fine della vita porteremo via solo questo, l’amore, il resto nulla”.

Dio è benevolo, misericordioso, ha pietà ed è tenero come un padre verso i figli e questo è bellissimo. Talora, se non ci viene a mancare nulla, forse la tenerezza sì, anche perché non è facile dimostrarla.

Questi incontri il mercoledì sono per me una grazia. Ogni volta, alla fine, ho le lacrime. Io sento comunione, amore, mai come adesso. Sento anche che c’è bisogno di speranza. “Io sono tranquillo e sereno, un bimbo svezzato in braccio a sua madre”. Ecco. Questo è il canto che sento risuonare dopo il nostro incontro.

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