20.04.2014 – Domenica di Pasqua: Andate a dire: è risorto dai morti (Mt 28,7)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,L’evangelista Matteo racconta che all’alba del primo giorno della settimana le donne si recano a visitare la tomba di Gesù. Aggiunge che ci fu un gran terremoto e che un angelo del Signore scese dal cielo.
Sono “particolari simbolici” che ci dicono che l’evento della risurrezione manifesta il giudizio di Dio, segna la fine del vecchio mondo e l’inizio del nuovo; è il gesto definitivo di salvezza che impegna gli uomini ad una risposta di fede.
Matteo sottolinea che il crocifisso è risorto. A ricordarci (= ridare al cuore) che la via dell’amore percorsa fino in fondo e con ostinazione da Gesù è la via che porta alla vita e costruisce il mondo nuovo. L’amore è sembrato sconfitto sulla croce; in realtà, nel Risorto, è vittorioso:
“Molte sono le esperienze che possono indurre l’uomo a perdere il senso dell’esistenza e a smarrirsi. L’esperienza, ad esempio, di una vita che promette e non mantiene, l’esperienza della vanità e della stoltezza, del peccato e della violenza. Il mondo nuovo anziché avvicinarsi sembra allontanarsi e la storia continua ad essere in mano ai potenti e ai prepotenti” (Bruno Maggioni).
Ebbene la via dell’amore, della dedizione e dell’obbedienza a Dio, porta alla risurrezione.
L’uomo, nell’amore dato e ricevuto, trova la sua verità più profonda, è un “vincente” perché è fondato sulla fedeltà dell’amore di Dio.