20.09.2015 – 25^ Tempo Ordinario: Il figlio dell’uomo viene consegnato (Mc 9,31)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Dopo la professione di fede dell’apostolo Pietro, che abbiamo ascoltato domenica scorsa, il vangelo di oggi propone l’inizio della catechesi di Gesù sul suo destino di sofferenza, morte e risurrezione. Per tre volte Gesù ritornerà sull’argomento e per tre volte i discepoli reagiscono con un atto di incomprensione. Per questo il Maestro sente il bisogno di rivolgere loro una importante catechesi in modo da formare la loro nuova mentalità.
Gesù parla di sé usando l’immagine presa dal profeta Daniele (7, 13-14) e annuncia per sé un destino di disprezzo e di morte. Qui sta il contrasto, che lascia perplessi gli Apostoli: se Gesù è il Figlio dell’Uomo, come è possibile che venga consegnato nelle mani degli uomini e venga rifiutato e ucciso? Ma questo è il grande messaggio che Gesù vuole trasmettere ai suoi discepoli: la sua ”potenza” divina passa attraverso la sofferenza della croce. E questa sofferenza non arriva all’improvviso e dall’esterno. Perché Gesù si dona, si consegna. Sempre la vita di Gesù è stata dono per chi incontrava: ascolto, attenzione, accoglienza, cammino, perdono, condivisione, guarigione. Gesù si consegna.
La grandezza agli occhi di Dio non risiede nella quantità di potere, ma nella quantità di amore che si mette nel fare una cosa, nello svolgere un compito, una missione che ci è affidata. Proviamo a vivere in questa settimana nella logica del dono. Ciascuno di noi non è talmente povero da non aver qualcosa da do- nare agli altri. Sarà un sorriso, un ascolto, un po’ di tempo, un’attenzione, un saluto, un perdono. Importante che nasca dall’amore.
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