21.07.2024 – 16 ^ Domenica del Tempo Ordinario: IL RIPOSO NECESSARIO – Mc 6,30-34

21.07.2024 – 16 ^ Domenica del Tempo Ordinario: IL RIPOSO NECESSARIO – Mc 6,30-34

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Il messaggio principale del brano evangelico va colto nell’espressione in disparte che dà il tono a tutto il brano.
Il servizio alla comunità richiede molto impegno e grande generosità, ma bisogna fare attenzione perché, facilmente, può trasformarsi in attività frenetica, valutata secondo i criteri della produttività aziendale; allora incombe, anche sui ministri più generosi, il pericolo di perdere il contatto con il datore di lavoro, con Cristo e la sua parola.
Gli apostoli che si riuniscono attorno al Maestro e valutano, insieme con lui, ciò che hanno fatto e insegnato, mostrano quale dev’essere il punto di riferimento di tutta l’attività apostolica. Prima di mettere in atto progetti è necessario un confronto sincero con il Maestro, per ricevere da lui le indicazioni sul compito da svolgere e per sentirsi inviati da lui.
È vero bozzetto di vita fraterna e familiare. Ed è questo che Gesù intende e vuole. E le due cose sono ugualmente importanti: raccontare ciò che si fa, che non è roba propria e verificare l’insegnamento che non è un pensiero inventato.
Ricordiamo Paolo che, una volta convertito e resosi conto che Dio faceva assegnamento su di Lui non pensò di andare avanti a titolo personale. Ecco allora come si esprime a riguardo: “Quattordici anni dopo, andai di nuovo a Gerusalemme in compagnia di Bàrnaba, portando con me anche Tito: vi andai però in seguito a una rivelazione. Esposi loro il Vangelo che io annuncio tra le genti, ma lo esposi privatamente alle persone più autorevoli, per non correre o aver corso invano” (Gal 2,1-2).
Poi Gesù organizza: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’».
Ecco la concretezza di Gesù: dopo la fatica ci vuole il riposo se si vuol continuare a far del bene.
E se è vero che tutta la vita è preghiera, che nel povero si incontra Dio, che nel servizio al prossimo si opera in nome di Cristo, tuttavia, se non ci si ritaglia spazi e momenti di silenzio in cui si rimane soli con il Signore, se non ci si stacca dalle folle e dalle attività che assorbono tutto il tempo e tutte le energie, si finisce per atrofizzarsi.
Sempre Paolo incontrando per l’ultima volta gli anziani di Mileto, li esorta: “vegliate su voi stessi” che se vuol dire non far cadere l’attenzione sul gregge dice anche quel saper dire si e no al momento giusto per non caricarsi di cose che a sua volta non fanno che scaricarci. E lo spiega bene ai preti San Carlo nell’ultimo discorso al Sinodo: “Eserciti la cura d’anime? Non trascurare per questo la cura di te stesso, e non darti agli altri fino al punto che non rimanga nulla di te stesso. Devi avere certo presente il ricordo delle anime di cui sei pastore, ma non dimenticarti di te”.
ll riposo di Gesù e degli apostoli dura poco, solo il tempo della traversata del lago. Ma gli occupanti della barca che rappresentano la comunità cristiana, dopo essersi presa un buon momento per riflettere su se stessa e per stare con il Maestro, ora torna a servizio degli uomini. Il suo appartarsi non è stato una fuga, ma una ricarica spirituale. Quando sono portatori di una parola divina che infonde speranza e comunica salvezza, i discepoli sono sempre attesi con impazienza e accolti con gioia.