21.10.2018 – 29^ Tempo Ordinario: Gesù… è venuto per servire e dare la propria vita (Mc 10,45)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Il modo di pensare e di vivere di Gesù va sempre controcorrente. Mentre ovunque c’è la corsa ai primi posti e a dominare sugli altri, egli propone ai suoi una mentalità di servizio (vangelo). Impegnare la propria vita per gli altri è la vera strada che porta al successo (1a lettura), la strada che ha portato il Cristo presso Dio e l’ha messo in grado di aiutare quanti ricorrono a lui con fiducia (2a lettura). La richiesta dei figli di Zebedeo (v 37) di sedere sul trono con Gesù è un piccolo esempio di corsa al primo posto. E lo sdegno degli altri apostoli (v 41) dimostra che anch’essi avevano gli stessi propositi, messi in pericolo dall’ardire dei due fratelli. L’intervento di Gesù precisa quale sia la logica che deve guidare l’uomo, soprattutto chi è in posti di responsabilità. Gesù ci dice che tra i suoi “chi vuole diventare grande sarà vostro servitore” (v 43) e chi “vuole essere il primo, sarà schiavo di tutti” (v 44).
La situazione è completamente capovolta, il criterio di valutazione è totalmente diverso: davanti al prossimo vale chi si mette in un atteggiamento non di dominio ma di servizio. Perché questo è l’unico atteggiamento che rispetta il fratello e che permette di aiutarlo. Ma soprattutto perché così è vissuto Gesù, che “non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita”. In fondo Gesù ci dice il senso vero del nostro essere donne e uomini: siamo chiamati al dono della propria vita. Dono di tempo, di mezzi, di libertà, di cultura, di attività: tutto a favore degli altri. È una mentalità di servizio, di aiuto disinteressato.
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