Io stabilisco la mia alleanza con voi, e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente (Gen 9, 9.10): Alleanza con tutti e tutto…Dio abbraccia uomini e cose usciti dal sua amore.
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“Nello Spirito Gesù andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere che un tempo avevano rifiutato di credere” (1^ Pt 3, 19.20).
L’annuncio va fatto a tutti, come il seme che va seminato ovunque. Il nostro compito è seminare e non quello di raccogliere…anche se il frutto verrà!
“Nel deserto Gesù rimase quaranta giorni, tentato da satana…e dopo che Giovanni fu arrestato, Egli andò nella Galilea” (Mc 1, 13.14) –
Lo Spirito sospinse…: il verbo in Marco indica una spinta decisa, quasi un’azione violenta. Lo Spirito non tiene al calduccio il credente, non gli assicura un clima favorevole, non mette al riparo la sua fede. Non protegge, fa uscire allo scoperto. Non dispensa dalle difficoltà, ma vi butta proprio dentro.
Il deserto da luogo ideale d’incontro con Dio diventa luogo di prova, di lotta con l’oppositore, colui che ostacola il progetto di Dio.
Quale tentazione? Marco non dice nulla. Del resto durante tutta sua missione, Gesù avrà chi cerca di “distoglierlo” dalla strada intrapresa: quella del servizio, della debolezza, della oscurità, della sconfitta, della sofferenza. Ci sarà sempre qualcuno che gli suggerirà un’altra strada, gli proporrà di essere Messia “in altro modo”.
La tentazione è la prova di ciò che si è scelto o si vuole scegliere; fa comprendere se è oro o semplice latta, se è “tesoro” o qualcosa d’altro facilmente sostituibile, una tra le tante cose. Dire a Gesù che è “l’unico bene” non significa smettere di vivere su questa terra ma viverci con Lui e con Lui eliminare ciò che non serve o dà fastidio o ne impedisce la relazione. Se Lui è veramente l’Amato del cuore, il resto cade manifestando così un tale amore.
Gesù, in questo che è tempo di orientamento, fa le scelte fondamentali: lo Spirito è per lui luce. Prega, digiuna, affronta. Rimane fedele al Padre: ha fiducia incrollabile in Lui, nel suo amore, nella sua vicinanza e si abbandona fiducioso. Potremmo dire: Gesù è Vangelo vivo!
Marco, lo fa capire dicendo che “stava con le fiere” in armonia e in convivenza serena. È la riconciliazione tra le creature e il Creatore. È la rappresentazione di quel mondo di giustizia e amore che Gesù è venuto ad inaugurare e che satana continua ad ostacolare.
Testimonianza.
Agostino si trovava al passaggio cruciale della sua vita: quello della conversione. Il passato, con un’esistenza condotta nel peccato, lo tratteneva e gli faceva pensare: “Per quanto tempo dirò ancora: domani, domani?”. In mezzo a questi pensieri, una voce che ripeteva continuamente: “prendi e leggi!”. Capì che era la voce di Dio. Prese la bibbia che aveva lasciato sulla panca, aprì e lesse in silenzio le prime parole su cui gli caddero gli occhi: “Non nelle ubriachezze, non nella impurità, non nelle liti e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore nostro Gesù Cristo e non assecondate la carne nelle sue passioni”. Non lesse più. Non ce n’era bisogno. Ogni dubbio era svanito, una luce invase il suo animo. Era pronto a diventare cristiano e a cambiare vita.
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