22.05.2016 – S.S Trinità: La relazione sta all’origine in Dio
, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,La relazione si può facilmente confondere con un momento di comunione in cui, comunque sia, ci si trova a proprio agio.
Non è detto poi che ci sia con le stesse persone, del tipo quelle che ci vivono accanto, o che normalmente frequentiamo e nemmeno sia un’ assemblea, fosse anche quella domenicale, che ci raduna per la messa.
Tutto può essere ma può anche mancare di relazione.
Questa dice un qualcosa che lega all’altro perché si è convinti che senza di lui non si è nemmeno se stessi; e per questo quando si dice di “avere una relazione” siamo condotti a pensare a quel legarsi corto che dice un rapporto vero. È prendere sul serio quell’ “Amatevi” che Gesù ha lasciato come esortazione-comando la sera prima di morire. È il dare la vita declinato nei vari modi che sono richiesti dalle molteplici circostanze d’incontro con l’altro.
Un tale rapporto relazionale è tuttavia bello se fa da principio propulsore, mentre inizia a diventare dannoso, se tende a chiudere.
La relazione sta all’origine in Dio dov’è così stretta da far dei Tre un’unica essenza dalla quale nasce ogni altro rapporto che, come in Dio, si apre a somiglianza dei petali nel bocciolo delle rose e si vede un crescere continuo di frutti di comunione e unità come continua gemmazione da quella prima sorgente e da ogni altra che dalla prima si lascia attirare e plasmare.
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