22.05.2022 – 6 ^ di Pasqua: La pace è fragile e contagiosa (come la libertà): grazie a chi a scuola ne fa bella semina colorata.
, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,Caro direttore, l’apprezzamento al giornale (Avvenire) che lei e la sua Redazione realizzate ci porta a scrivervi per farvi conoscere un’iniziativa partita dalla nostra scuola media, a Lavagna, cittadina vicino a Genova.
Con l’inizio della guerra (l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia) abbiamo affrontato l’argomento con gli studenti. Abbiamo deciso di scrivere un cartellone da appendere fuori dell’ingresso della scuola “Sì alla pace no alla guerra” e mentre lo realizzavamo è nata l’idea di dare voce a ogni singolo studente per poter esprimere il proprio desiderio di pace. È partito così il progetto delle “cartoline per la pace” che consiste nello scrivere su di un cartoncino 10,5x 15 cm (formato cartolina) la parola “Pace” colorandola e personalizzandola, sul retro scrivere semplicemente nome ed età.
Ci siamo poi posti il problema a chi inviare queste cartoline.
Inizialmente ci sarebbe piaciuto inviarle al popolo russo, ma l’inizio delle sanzioni non permetteva che nulla entrasse più in Russia per posta, abbiamo quindi pensato all’ambasciata, ma temevamo non avrebbe dato alcuna importanza al nostro gesto, e allora abbiamo pensato di rivolgerci all’organizzazione nata proprio con lo scopo di preservare o riportare la pace tra i popoli: l’Onu.
La nostra richiesta di pace è per sollecitare l’Onu ad agire per la Pace, a cambiare le sue regole se queste glielo impediscono.
Abbiamo iniziato a creare le nostre cartoline in una classe, poi in tutta la scuola, seguiti da tutte le scuole della città comprese elementari e asilo (magnifici i bambini di 4/5 anni che hanno saputo esprimere la loro richiesta di pace con grande espressività).
Abbiamo capito che più siamo e più forte è il nostro messaggio; abbiamo coinvolto altre scuole in altre città e anche all’estero.
Vorremmo che tutti i bambini/e ragazze/ i del mondo potessero aver voce e esprimere il loro desiderio di pace.
Abbiamo allora pensato di scrivere una lettera al presidente Mattarella per raccontargli il nostro progetto e dopo pochissimo ci ha risposto appoggiandoci e complimentandosi con noi e con gli insegnanti per l’iniziativa, questo è stato per noi motivo di orgoglio e desiderio che questa iniziativa si diffonda il più possibile.
Paola Serra
Scuola Media Don Carlo Gnocchi Lavagna (Genova)