22.07.2018 – 16 ^ Tempo Ordinario: Gesù… ebbe compassione di loro (Mc 6,34)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Mediante l’immagine pastore-pecore le letture odierne vogliono annunciare che Dio si prende cura dell’uomo e lo vuole salvare. La promessa di una guida che saprà portare la giustizia, dare orientamenti validi (1a lettura), trova la sua realizzazione nel Cristo (vangelo). Egli è colui che unifica i popoli, distrugge le inimicizie, realizza la pace (2a lettura).
Marco ci presenta Gesù che, al vedere la moltitudine, è preso da compassione, poiché essi sono come pecore senza pastore. Da sempre Israele desiderava che Dio potesse ritrovarsi con il suo popolo, che Dio radunasse il suo gregge, cercando la pecora smarrita. Per Marco, Gesù è la realizzazione di questo desiderio.
Gesù assicura a tutti la salvezza. Gesù si rivela come pastore in grado di soddisfare l’intera fame e sete dell’umanità. Il suo amore non nasce da calcoli o a corresponsioni, ma da assoluta gratuità, come l’amore materno. Questa cura di Gesù, come pastore delle sue pecore, si concretizza nell’insegnamento (“ed egli si mise insegnare loro molte cose” v 34).
Prima della fame fisica, che Gesù soddisferà, è la fame della sua Parola che va colmata. Gesù ha davanti una folla, ma sappiamo che Lui ama uno ad uno. La sua compassione è concreta e nasce dalle situazioni così come si presentano. Gesù vive la passione altrui con la propria passione. Tutta la persona è coinvolta. E Gesù propone a ciascuno il suo modo di comportarsi. La compassione è un amore che sa accogliere ogni prossimo, specie il più povero e bisognoso. È un amore che non misura, abbondante, universale, concreto. Un amore che tende a suscitare reciprocità.
Cerchiamo in questa settimana di vivere guidati da questo amore, sapendo che Gesù è sì modello, ma anche sorgente.
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