22.08.2021 – 21 T.O.: È l’umiltà il segreto di Maria!

22.08.2021 – 21 T.O.: È l’umiltà il segreto di Maria!

Pubblicato da admin, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

È l’umiltà che ha attirato lo sguardo di Dio su di lei. L’occhio umano ricerca sempre la grandezza e si lascia abbagliare da ciò che è appariscente. Dio, invece, non guarda l’apparenza, Dio guarda il cuore (cfr 1 Sam 16,7) ed è incantato dall’umiltà: l’umiltà del cuore incanta Dio.
Oggi, guardando a Maria assunta, possiamo dire che l’umiltà è la via che porta in Cielo. La parola “umiltà” deriva dal termine latino humus, che significa “terra”. È paradossale: per arrivare in alto, in Cielo, bisogna restare bassi, come la terra!
Gesù lo insegna: «chi si umilia sarà esaltato» (Lc 14,11). Dio non ci esalta per le nostre doti, per le ricchezze, per la bravura, ma per l’umiltà; Dio è innamorato dell’umiltà. Dio innalza chi si abbassa, chi serve. Maria, infatti, a sé stessa non attribuisce altro che il “titolo” di serva: è «la serva del Signore» (Lc 1,38). Non dice altro di sé, non ricerca altro per sé.
Possiamo allora chiederci, ognuno di noi, nel nostro cuore: come sto a umiltà? Cerco di essere riconosciuto dagli altri, di affermarmi ed esser lodato oppure penso a servire? So ascoltare, come Maria, oppure voglio solo parlare e ricevere attenzioni? So fare silenzio, come Maria, oppure chiacchiero sempre? So fare un passo indietro, disinnescare litigi e discussioni oppure cerco sempre solo di primeggiare?
Maria, nella sua piccolezza, conquista i cieli per prima. Il segreto del suo successo sta proprio nel riconoscersi piccola, nel riconoscersi bisognosa. Con Dio, solo chi si riconosce un nulla è in grado di ricevere il tutto. Solo chi si svuota di sé viene riempito da Lui.
E Maria è la «piena di grazia» (v. 28) proprio per la sua umiltà. Anche per noi l’umiltà è sempre il punto di partenza, l’inizio del nostro aver fede.
È fondamentale essere poveri in spirito, cioè bisognosi di Dio. Chi è pieno di sé non dà spazio a Dio – e tante volte siamo pieni di noi – ma chi si mantiene umile permette al Signore di compiere grandi cose (cfr v.49).
Il poeta Dante definisce la Vergine Maria “umile e alta più che creatura (Paradiso XXXIII, 2). È bello pensare che la creatura più umile e alta della storia, la prima a conquistare i cieli con tutta sé stessa, in anima e corpo, trascorse la vita per lo più tra le mura domestiche, nell’ordinarietà, nell’umiltà. Le giornate della Piena di grazia non ebbero molto di eclatante. Si susseguirono spesso uguali, nel silenzio: all’esterno, nulla di straordinario. Ma lo sguardo di Dio è sempre rimasto su di lei, ammirato della sua umiltà, della sua disponibilità, della bellezza del suo cuore mai sfiorato dal peccato.
(Papa Francesco, Angelus del 15.08.2021)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *