23.02.2025 – 7^ del TO: QUANDO L’AMORE È AMORE» (Lc 6,27-38) 

23.02.2025 – 7^ del TO: QUANDO L’AMORE È AMORE» (Lc 6,27-38)

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Si può ben dire che l’ostacolo più grande per l’amore, è l’amore stesso! E può anche mettere paura.
L’amore infatti non parte dai pregiudizi e non teme il rischio. Agisce a tutto campo senza guardare in faccia a nessuno. Per l’amore tutto è possibile!
Non ha nemici, contiene gli anticorpi per reagire nei confronti dell’odio o di chi sparla oppure tratta male. E reagisce facendo il bene e affidando tutti e tutto a Dio.
Credere nell’Amore è vera fede. S. Giovanni nella sua lettera dice apertamente: “Noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore” (1 Gv 4,16).
Posso chiedermi: ma io credo l’Amore?
E lo posso vedere se più che prendermela per quello che mi viene fatto, penso al bene che posso fare io; se cioè mi pongo sul versante di Dio che è poco frequentato!
E il guadagno è enorme perché capisco che verrà usata per me la stessa misura con cui misuro l’agire nei confronti dell’altro: se non giudico non sarò giudicato, se non condanno non sarò condannato, se perdono mi sarà perdonato.
È dunque tutto nelle mie mani, sono io che provoco la salvezza da parte di Dio o mi autocondanno. E dunque le conseguenze sono determinanti per il futuro che conta.
Nella mia esperienza posso costatare che un tale amore non si inventa e nemmeno si suscita con la buona volontà.
È l‘aver sperimentato in me la misericordia di Dio che mi ha fatto comprendere le parole di Gesù di oggi, fino a farmi giungere, con sorpresa e senza mio particolare sforzo, a rispondere alle offese con un grazie continuo facendomi assaporare quella pace che non ti aspetti e che poi ridonda anche nella persona che ti ha insultato. È stato solo questione di tempo!
Oggi posso dire che è questa la speranza che nutro e nutre la mia vita: il bene è più forte del male e solo quando manca il bene, è lì che il male avanza.
Basta guardare Gesù che sembrava sopraffatto dall’odio e dalla ferocia e invece li ha intercettati su di sé e bloccati per sempre.
Ora tutti sappiamo come si vince: “Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rm 6,4).

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