23.05.2021 – Pentecoste: Lo spirito che dice: Gesù ha ragione!
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre” (Gv 15,26).
Lo Spirito viene dall’amore del Padre del cielo ed è un dono consegnato da Gesù, il cui nome è “Paràclito” dal gr. “chiamato vicino”, in lat. “ad vocatus”, “avvocato, colui che difende, colui che ti protegge”.
Nella situazione di smarrimento che il credente può sperimentare, Egli è accanto e difende dalla logica del mondo, dal modo di pensare ritenuto saggio da tutti e, anche se fosse solo, aiuta ad affermare il perdono, la mitezza, la castità, la rinuncia, il dominio di sé, il servizio, l’amore gratuito anche nei confronti dei nemici.
“È Spirito della verità (…) egli darà testimonianza di me” (Gv 15,26)
In mezzo a tante voci e suggerimenti, la sua voce dentro dice: “guarda che Gesù ha ragione” …
Quando si contempla sul volto di Gesù, il Dio amore e solo amore, mentre altre immagini di Dio lo fanno vedere diverso, la sua voce dentro dice: “guarda che il volto vero è quello di Gesù”.
La sua voce interiore dice: “ama come ha amato Gesù”.
La sua voce testimonia che la vera grandezza dell’uomo non sta nell’accumulare i beni ma nella condivisione, nello scambio umile del servizio di amore, nel donare la vita per gli altri come Gesù ha fatto …
È la voce interiore che scioglie tutti i dubbi, tutte le obiezioni e dona la serenità.
“Non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future” (Gv 16,13)
Lo Spirito non aggiunge qualcosa, ma ripropone ciò che Gesù ha detto, ce lo fa penetrare nel cuore e colma di senso il futuro mostrando come le cose vanno a finire, qual è il senso di una vita riuscita; fa capire, ad esempio, che Gesù ha ragione quando dice “che cosa serve all’uomo guadagnare il mondo intero se poi rovina la propria vita”.
Ora se lo Spirito ci parla, ci suggerisce, ci testimonia… dove e come ascoltarlo?
C’è il discernimento!
Esso accade nel momento in cui si vede insieme, almeno con un altro. Ma questo vedere insieme è guidato da una ricerca che non è un’affermazione di ciò che si pensa e nemmeno l’accoglienza supina di ciò che l’altro dice. È là dove ognuno dona e si sente libero anche da ciò che ha detto. In questa libertà si muove lo Spirito che, a sua volta, può esprimersi con piena libertà.
C’è la preghiera!
Che è fare sintesi dentro sé. Lo Spirito apre i tesori racchiusi in Gesù, ciò che Egli ha detto e ciò che avrebbe voluto dire. Quindi la Sua Parola con tutto il suo sviluppo, ciò che si conosce e ciò ancora rimane oscuro o velato. Sono gli orizzonti di vita che lo Spirito propone e ai quali orienta. Senza di Lui non è possibile sondare tutte le ricchezze racchiuse in Gesù dal momento che “tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste” (Gv 1,3) e tuttora continua ad essere messo in atto.
Non mi resta che stringere vincoli di amicizia con lo Spirito che abita in me come in un tempio, e in Lui ritrovo il Padre come Abba, Papà e Gesù come “primogenito tra molti fratelli” (Rm 8,29). È il momento di vera vita di famiglia dove poi non manca Maria la vera Mamma e gli Angeli e i Santi come fratelli, quali interlocutori validi perché pienamente riusciti. È questa la mia casa.
È qui che prende forma Gesù in me per poi uscire a vivere la vita così com’è, con coraggio e con speranza.
Se io e te facciamo esperienza di questa vita di famiglia in Dio, allora possiamo essere anche annunciatori, testimoni e operatori di Gesù tra noi.