24.04.2022 – 2 ^ di Pasqua o della Divina Misericordia: La vita del Risorto dona la pace e misericordia!

24.04.2022 – 2 ^ di Pasqua o della Divina Misericordia: La vita del Risorto dona la pace e misericordia!

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Mentre erano chiuse le porte, venne Gesù.
Non credo si tratti di un semplice miracolo ma di una vera e propria esigenza. Gesù desidera stare con noi. Ed è un desiderio tale, da fargli superare qualsiasi ostacolo. E questo Egli compie perché sa che il nostro cuore è pienamente soddisfatto quando c’è Lui presente. Lo dice bene sant’Agostino: “Ci hai fatti per Te, Signore, e inquieto è il nostro cuore finché non riposa in Te” (Le Confessioni, I, 1,1). Egli ci conosce troppo bene e va diritto al cuore. Per cui entrare a porte chiuse non è una forzatura ma il modo per far comprendere che ogni altra difesa non ottiene risultati anzi chiude in sé e blocca, mentre con Lui presente tutto si apre, lentamente, ma si apre e fa uscire da sé dando il coraggio non solo di superare la paura ma pure quello che rende capaci di dare anche la stessa vita.
Entra e porta con sé la pace, nata dalle ferite del giorno prima, cicatrizzate, quale segno permanente che dice fin dove è arrivato il suo Amore non per sé ma per loro e per tutti.
E insieme alla pace, il mandato: “Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi” (Gv 20,21). È come se dicesse: “Vi mando perché credo in voi”. … E i discepoli sentono che Dio non li condanna, non li umilia, ma crede in loro.
Li manda a che fare? A perdonare a spargere ovunque la misericordia di Dio, a chi si presenta con la sua situazione reale e non fittizia.
Per questo Gesù “offre loro lo Spirito Santo. Lo dona per la remissione dei peccati (cfr vv. 22-23). Prima di tutto i loro perché erano colpevoli, erano scappati via abbandonando il Maestro. E il peccato tormenta, il male ha il suo prezzo. Il nostro peccato, dice il Salmo (cfr 51,5), ci sta sempre dinanzi.
Da soli non possiamo cancellarlo. Solo Dio lo elimina, solo Lui con la sua misericordia ci fa uscire dalle nostre miserie più profonde. Basta aprire il cuore per lasciarci perdonare” (papa Francesco 11.04.2021 festa della divina misericordia)).
Sempre Papa Francesco ha dato ai giovani Slovacchi questo piccolo consiglio: “Dopo ogni Confessione, rimanete qualche istante a ricordare il perdono che avete ricevuto. Custodite quella pace nel cuore, quella libertà che provate dentro. Non i peccati, che non ci sono più, ma il perdono che Dio ti ha regalato, la carezza di Dio Padre.
E quando la volta dopo andate a confessarvi, ricordatelo: vado a ricevere ancora quell’abbraccio che mi ha fatto tanto bene. Non vado da un giudice a regolare i conti, vado da Gesù che mi ama e mi guarisce. Dio non vede dei peccatori da etichettare, ma dei figli da amare. Non vede persone sbagliate, ma figli amati; magari feriti, e allora ha ancora più compassione e tenerezza” (Viaggio in Slovacchia 14.09.2021)
Ecco come S. Faustina Kowalska parla nel suo diario della misericordia di Dio: “Sento nella mia anima una voragine insondabile, che soltanto Dio può colmare. Mi sciolgo in Lui come una goccia nell’oceano. Il Signore si è abbassato sulla mia miseria, come un raggio di sole su di una terra arida e sassosa. E tuttavia sotto l’influsso dei Suoi raggi la mia anima si è ricoperta di verde, di fiori e di frutti ed è divenuta un bel giardino per il Suo riposo” (Diario, 605).
Anche Chiara Lubich in una lettera scrive: “Credi, credi all’Amore: Se Gesù tutto ha dato per te, tutto ha perdonato dal primo momento che ha visto in te il rincrescimento. Caccia gli scrupoli. Non credi capace Gesù di perdonarti dopo che per te fu in croce abbandonato?” (Chiara Lubich 11.01.45).
Quindi arriva il fatto di Tommaso. Gesù torna gli mostra le ferite come aveva chiesto. Ma egli non ha il coraggio di toccarle. Gli basta averle viste e tutto è risolto. Come a dire: Se ci sei tu, Gesù, e vedo che lo sei, non me ne vado più. Ho lasciato un tempo tutto per Te e ho provato a riprenderlo per me, ma ora torno alla prima ora e non ti lascerò più! Gesù risponde: sii credente! Beato chi crede senza vedere. E così come alla morte di Gesù si fece buio su tutta la terra e da lì cominciò ad irradiare la luce della risurrezione, così sarà di ogni altro buio che è ricco di Amore.
Oggi possiamo crescere nella fede in Lui che ci manda perché crede in noi, ci abbraccia con la sua misericordia in modo del tutto sicuro nel sacramento della Riconciliazione, già confessione, e fa vivere per quel mondo nuovo, fatto di Amore e Amore reciproco, che già Egli, come Risorto, ha inaugurato e che non è ancora pienamente realizzato. E diventa possibile allora camminare nel mondo da Risorti con Lui!

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