24.08.2014 – 21^ Tempo Ordinario: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio Vivente!
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,Gesù ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che Egli era il Cristo (Mt 16,20)
La verità su Gesù non è dunque una notizia da divulgare ma una realtà da testimoniare dopo averla incarnata nella vita, fino a soffrirla sulla nostra pelle.
Aprire e chiudere è il ruolo di Pietro ma è anche la missione di ogni discepolo chiamato a fare della sua vita una porta attraverso cui la nostra realtà umana può comuni-care fino a lasciarsi intimamente inondare dalla vita stessa di Dio. Sarebbe un bel guaio se invece di essere una porta aperta trasformiamo il nostro ministero di discepoli non in un ministero che apre, ma piuttosto, in una sorta di confine da valicare faticosamente!
La tentazione cui continuamente dobbiamo resistere è di dimenticare la sublimità del mistero di Dio che ci è affidato ma di cui non siamo padroni, come ci ricorda l’apostolo Paolo quando esclama: «Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!» (Rm 11,33)” (Da Messa e preghiera Quotidiana, EDB, 24.08.2014).
Importante allora è seguire l’esempio di Gesù: “Vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi” (Gv 15,15)
Sant’ Ignazio di Loyola, parla a tal proposito di una “falsa umiltà, che sarebbe un’arma che il diavolo usa per danneggiare le persone e dice:
“Vedendo (il diavolo) il servo di Dio tanto buono e umile che, pur compiendo la volontà di Dio, pensa di essere del tutto inutile e considera le sue debolezze e non la sua gloria, gli fa pensare che, se parla, di qualche grazia (come sarebbe la luce che viene dal vivere la Parola di Dio) concessagli da Dio Nostro Signore, grazia di opere, propositi e desideri, pecca con (una) specie di vanagloria perché parla a suo onore. Procura quindi che non parli dei benefici ricevuti dal suo Signore, impedendo così di produrre frutto in altri e in se stesso, dato che il ricordo dei benefici ricevuti aiuta sempre a cose più grandi”.